Prevenzione antimafia. Stamane sono stati avviati controlli serrati al cantiere per la ricostruzione del Ponte Morandi a Genova per evitare eventuali infiltrazioni della criminalità organizzata.
L’operazione è stata condotta da carabinieri e militari dalla Guardia di Finanza, su disposizione della Prefettura e con il coordinamento della Direzione investigativa antimafia.
Al momento, è risultato tutto regolare.
Si tratta di un’iniziativa che rientra “nell’attivita’ di controllo dei cantieri in chiave di prevenzione antimafia finalizzata a contrastare l’infiltrazione delle organizzazioni criminali nei lavori pubblici”.
La Prefettura di Genova ha inoltre precisato che il cantiere del Ponte Morandi ” rientra nel novero di quelli ritenuti maggiormente esposti al rischio di intromissione da parte della criminalita’ organizzata” per la sua complessità e importanza.
Stamane 61 carabinieri e finanzieri hanno controllato 99 persone, 80 mezzi e 43 aziende che stanno lavorando nel cantiere.
Gia’ a gennaio il prefetto di Genova, Fiamma Spena, e il commissario straordinario per la ricostruzione del viadotto Polcevera, Marco Bucci, avevano condiviso la necessita’ di avviare una stretta collaborazione per scongiurare interferenze criminali, sottoscrivendo un ‘Protocollo antimafia’.
Lo stesso che, tra l’altro, ha portato alla creazione di una piattaforma informatica che consente alla Polizia, al Provveditorato opere pubbliche e all’Ispettorato del lavoro “di monitorare ogni lavorazione connessa al cantiere e ogni persona o mezzo che vi accedono”.