Dopo la sconfitta maturata oggi allo “Speroni” di Busto Arsizio, per i liguri quasi tabù campo quasi tabu, l’ Entella si appresta a vivere il momento più difficile della stagione.
Da una parte la possibilità di gestire il tesoretto, ormai assotigliato, di un punto sul Piacenza praticamente unico rivale, dall’ altra le difficoltà che le rimanenti 4 partite presenteranno. Molto dipenderà da come verrà metabolizzato lo stop odierno tanto inatteso quando potenzialmente pericoloso sotto il profilo psicologico.
Inutile ripercorrere le tappe ed i travagli che ci hanno portato fin qui, arrivati a questo punto della stagione l’ unica cosa che conta è guardare con determinazione al futuro più prossimo e porre come unico traguardo cio’ che stiamo inseguendo praticamente da luglio. La determinazione ed il carattere sono qualità che questo gruppo ha messo in mostra più volte, soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà ed è questo l’ aspetto che permette di guardare avanti con un cauto ottimismo puntando sulla voglia di riscatto e di affermarsi di giocatori e staff. I prossimi 180 minuti saranno con ogni probabilità decisivi per entrambe le squadre che giovedi saranno chiamate ad impegni non facili prima di misurarsi poi nel match della verità in programma al Garilli due giorni dopo Pasqua.
Ci sono da gestire al meglio questi 10 giorni sotto tutti gli aspetti. Psicologico tecnico tattico e perché no ambientale. Chiavari si sa è spesso la patria del mugugno anche quando le cose vanno bene, difficile accontentare tutti e soprattutto si continua a fare i conti con lo scarso attaccamento del territorio ad una societa che meriterebbe ben altro seguito. Ovviamente fanno eccezione tutte quelle realtà che in questa stagione si sono adoperate tanto in casa quanto in trasferta per non far mai mancare l’appoggio alla squadra. Anche oggi a Busto erano oltre 150 i tifosi chiavaresi e molti di questi hanno preferito puntare il mirino a giovedi sera piuttosto che prodursi in chiacchiere o mugugni. Un atteggiamento maturo da parte di chi ha tutto il diritto di giudicare la propria squadra avendo macinato chilometri durante il campionato.
Sulla partita di oggi c è poco da dire in tutti i sensi l’ Entella approccia bene i primi minuti con qualche giocata di Paolucci alla cieca ad innescare gli esterni senza pero creare pericoli al portiere avversario. Sul fronte opposto alla prima occasione la Pro Patria passa in vantaggio. Sugli sviluppi di un calcio d’ angolo Paroni esce senza trovare il pallone, lo trova invece Zaro che anticipa tutti e mette in rete. L’Entella prova a reagire ma la partita non è bella, poco gioco, molti errori di misura. Un tiro di Paolucci respinto da Tornaghi e un intervento sospetto dello stesso portiere ai danni di Mancosu chiudono il primo tempo. Nella ripresa l’ Entella inizia arrembante chiudendo i bustocchi nella propria metà campo.
Entra De Luca per Caturano e proprio la zanzara ha sui piedi la palla del pareggio ma la spara su Tornaghi in uscita, sugli sviluppi ci prova Mota di testa ma mette a lato di poco. Il pari sembra nell’ aria ed invece da un calcio d’ angolo a favore si innesca un contropiede simile a quello che costò il gol a Novara sulla discesa di Galli, Eramo lo insegue e appena entrato in area lo tocca disturbandone il cross per Sane che tra l’ altro sbaglia il controllo favorendo l’ uscita di Paroni. L’ arbitro decreta il rigore e dal dischetto Le Noci batte ancora Paroni. Qui l’ Entella accusa il colpo e costruisce poco fino alla fine sigillando il bottino pieno dei bustocchi in questo campionato.
Come detto prima bisogna andare oltre. Giovedi si torna in campo contro l’ Arezzo ormai certo dei play off ma pur sempre un avversario difficile da affrontare. Qui si deve guardare con il giusto ottimismo e quella consapevolezza di essere gli unici artefici del nostro destino. Un destino che speriamo giovedi sera sia accompagnato come spesso invocato da tutti ogni settimana, da un pubblico numeroso e partecipe