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Pro Recco, dieci vittorie in dieci partite: superato anche lo Jug Dubrovnik (11-12)

Mister Hernandez

Dieci vittorie in dieci partite, trenta punti su trenta. La Pro Recco soffre ma vince anche l’ultima battaglia del gruppo A di Champions League. Contro lo Jug Dubrovnik finisce 11-12 e a Belgrado, nei quarti di finale, i biancocelesti se la vedranno con la Waspo Hannover.

Mister Hernandez sceglie ancora la formazione da campionato senza il peso ai due metri di Hallock e Dobud. Passano in vantaggio i croati dopo tre minuti di gioco con Merkulov, bravo a sfruttare la prima espulsione di Mandic.

Il pareggio arriva un minuto più tardi grazie a Younger in versione centroboa. Ruolo in cui Aicardi è maestro e lo dimostra vincendo la lotta con Benic e superando Popadic per l’1-2.

Lo Jug pareggia ancora con Merkulov, sempre con Mandic nel pozzetto, e mette la freccia con il rigore trasformato da Fatovic. Altalena di emozioni che non finisce: prima della sirena Figlioli ristabilisce l’equilibrio, finta da una parte e tiro dall’altra per il 3-3 che chiude il quarto.

In avvio di secondo tempo Jug ancora avanti con Loncar che si smarca al centro e gira in rete. Il pari di Figlioli su rigore dura lo spazio di un’azione perché il braccio armato di Merkulov non dà scampo a Bijac per la terza volta. La Pro Recco si compatta dietro e passa per la prima volta in vantaggio grazie al gol di Younger in superiorità e alla controfuga di Figlioli (5-6) nella seconda metà di quarto. A nove secondi dalla sirena Di Fulvio, con l’uomo in più, supera Popadic sopra la testa e porta le squadre al cambio campo sul 5-7.

Nel terzo quarto Ivovic e compagni perdono lo smalto offensivo, ma Bijac rischia poco ed è straordinario nel respingere un rigore di Fatovic indirizzato nell’angolo. A 125 secondi dalla sirena però il black out biancoceleste permette ai croati di rimontare e ritornare in vantaggio con il penalty di Papanastasiou (il terzo assegnato allo Jug) e le reti di Merkulov e Obradovic. Il diagonale di Mandic, in superiorità, vale l’8-8, risultato che non cambia fino al termine del quarto.

Gli ultimi otto minuti vedono i centroboa protagonisti in apertura: Aicardi manda nel pozzetto Merkulov e segna il comodo 8-9, la risposta dello Jug è rapida ed è affidata ad Obert.

La Pro Recco ha più benzina in corpo e gli strappi di Ivovic e Di Fulvio portano i ragazzi di Hernandez sul 9-11.

Il quarto rigore per i croati, segnato da Obradovic, non scompone i biancocelesti che con Mandic si riportano sul +2. La rete della speranza di Vukojevic  arriva a 24 secondi dalla fine: troppo tardi, sono della Pro Recco i tre punti.

 

“È stata una partita vissuta sul filo dell’equilibrio, siamo andati sotto, poi sopra di due gol – afferma il capitano, Aleksandar Ivovic -. Una gara che riassume bene quello che ci aspetta nel prossimo mese: sia in Italia contro il Brescia, sia nella Final 8 di Champions, ci attendono partite di questo tipo, difficili, tirate fino alla fine. Oggi ad un certo punto c’è stato un po’ troppo nervosismo, dobbiamo protestare meno con gli arbitri perché rischiamo di perdere lucidità”.