Pro Recco Judo, Gran Prix internazionale del Piemonte: nuove medaglie.
Le squadre Juniores e Seniores della Pro Recco Judo hanno partecipato domenica 12 ottobre 2024 al Gran Prix internazionale del Piemonte. Nella competizione hanno gareggiato oltre 300 atleti provenienti da tutta Italia, divisi per classi maschili e femminili e per categorie di peso.
Quali gare avete disputato come Pro Recco Judo? Chiediamo a Gabriele Mancioppi, atleta senior, allenatore degli esordienti, dei cadetti e consigliere rappresentante atleti.
«Le gare si sono svolte nell’intera giornata domenica, dalle ore 8 alle 20. La squadra recchese ha ottenuto il quarto posto nella classifica generale tra maschi e femmine e, nello specifico, il secondo posto nella classifica femminile. Individualmente i risultati principali sono stati la medaglia d’oro di Patri Tea nella categoria 63 chili, Campanella Emanuela, 70 chili, bronzo e il quinto posto di Simona Boccotti, invece nel maschile abbiamo ottenuto l’argento con Simone Casareto nei 66 chili e un bronzo con Azzori nei 90 chili».
Mancioppi spiega i punteggi conquistati.
«Questi risultati individuali hanno dato anche un punteggio alla società, siamo quarti nella classifica generale e secondi nella classifica femminile. A questa competizione c’erano oltre 50 società provenienti da tutta Italia. Hanno partecipato anche le Fiamme azzurre che è un gruppo militare professionistico, ciò vuol dire una gara di alto livello. Gli atleti presenti hanno un’età che va dai 18 ai 34 anni, io ho partecipato come atleta senior, che di anni ne ho 30».
Quale importanza e prestigio portano queste competizioni nazionali alla Pro Recco Judo?
«A livello di classifica generale, non portano a risultati concreti, ma servono come preparazione per eventi futuri, come la Finale di Coppa Italia A2 (serie minore, ma a livello nazionale) a fine mese, e successivamente, a novembre, la finale di Coppa Italia A1, dove partecipano i primi atleti nella Ranking list e i medagliati della serie A2».
Quante ore di allenamento sono necessarie per ottenere risultati così apprezzati?
«Porto l’esempio di un atleta che, pur non essendo un professionista, si allena come tale: cinque allenamenti serali a settimana, più tre di preparazione atletica, per un totale di otto allenamenti settimanali. Questo vale per i nostri atleti d’élite. Per la preparazione atletica dei “grandi”, abbiamo Italo Trentonzi, un judoka che si occupa di fornire una preparazione fisica funzionale al judo. Nella primavera di quest’anno, abbiamo acquistato un nuovo locale vicino alla palestra e alla segreteria, di cui sarà presto terminata la ristrutturazione e che sarà adibito a palestra per la preparazione fisica dei ragazzi».
La Pro Recco Judo è una realtà sportiva iniziata nel 1969. Come si possono sintetizzare questi 55 anni di judo a Recco?
«Il gruppo attuale si è formato circa dieci anni fa. Non tutti, ma la maggior parte dei ragazzi, sono cresciuti nella Pro Recco Judo, iniziando da bambini dell’ età di 4-5 anni, e oggi sono agonisti. Sono uomini e donne che hanno anche studiato e si sono diplomati e laureati. Inoltre, abbiamo molti atleti che provengono da altre province o città, come Genova, Sestri Ponente e La Spezia. Negli ultimi anni, siamo diventati un centro di riferimento per il judo, un vero e proprio polo. La nostra segreteria, la direzione delle scuole e delle competizioni sono completamente gestite da volontari e nessuno di noi percepisce un compenso se non quello della soddisfazione dei bei risultati». Antonio Bovetti