Termina l’imbattibilità che durava dal 6 maggio 2017. Il presidente del Bogliasco durissimo con il Posillipo
Il presidente Gabriele Volpi non l’ha presa bene. La sua Pro Recco ha perso l’imbattibilità dopo un anno e mezzo (6 maggio 2017, in casa del Brescia) e per di più a tavolino. Uno 0-5 a favore del Posillipo perché la piscina di Sori era inutilizzabile per l’improvvisa impossibilità del ritiro della pedana Acquagym, bloccata da problemi tecnici.
Oltre la beffa: per “carenze organizzative” è arrivata anche una ammenda di euro 1000,00.
La società recchelina ha naturalmente annunciato ricorso. La sentenza del giudice sportivo recita cosi: “Al momento della presentazione delle squadre, il campo non era adeguato né predisposto regolarmente. Tale inadeguatezza è perdurata fino alle ore 16:15. Si deve sottolineare che il problema relativo alla pedana rialzata non può essere compreso tra le circostanze impreviste, tanto più che, in tutto o in parte, tale “anomalia” era presente anche prima dell’inizio dell’incontro. È pacifico, per questo giudicante, che la società ospitante è stata gravemente omissiva sul punto in quanto prima dell’inizio dell’incontro non si è preoccupata di verificare che il campo fosse agibile in ogni sua parte e secondo quanto previsto dagli specifici regolamenti. È da questa carenza organizzativa che deriva una responsabilità diretta e oggettiva a carico della società ospitante per il mancato svolgimento dell’incontro”.
Le squadre liguri fanno quadrato attorno alla “cugina” Pro Recco. Su tutte il Bogliasco con il suo presidente Mirko Prandini, che ha preso le distanze ufficialmente con un Comunicato della propria società: “Pur non essendo stati diretti protagonisti della vicenda – si legge netta nota ufficiale di Prandini – ci sentiamo comunque coinvolti e penalizzati da una decisione figlia del chiaro intento speculativo di chi ha deliberatamente impedito una diversa soluzione di una questione facilmente risolvibile. Appare infatti fin troppo evidente come la responsabilità di quanto decretato ieri non sia imputabile alla Federazione, la quale come giusto che sia ha semplicemente messo in pratica il regolamento vigente, quanto a chi ha voluto approfittare di una situazione contingente per ottenere il massimo profitto personale. Infischiandosene del buon senso e della sportività mostrate proprio nei suoi confronti dalla Pro Recco – continua il Comunicato – che aveva accettato di anticipare di tre ore l’inizio della gara per consentire all’avversario un agevole rientro a casa, il Posillipo ha dato l’ennesimo colpo ferale alla credibilità di questa disciplina, penalizzando tutti coloro che la amano, la praticano, la sostengono. Un comportamento che si fa beffe di tutti quei valori dei quali ci diciamo ipocritamente portatori e paladini prima di entrare in acqua ogni sabato. Così facendo quella che era una situazione di facile risoluzione con un minimo di buona volontà rischia di trasformarsi in un evento che minaccia di compromettere seriamente il regolare svolgimento del campionato di Serie A1″.
Un comunicato molto chiaro. Staremo a vedere cosa deciderà in secondo grado la Federazione.
Intanto sabato 27 ottobre si gioca la terza giornata di campionato. Queste le partite, gli orari e gli arbitri: ore 14.00: CC Ortigia-RN Florentia (Arbitri Gomez e Ricciotti), ore 15.00: Nuoto Catania-Sport Management (Rovida e Navarra), ore 16.30: Roma Nuoto – Pro Recco (Fusco e Alfi), ore 17.00: CN Posillipo-Pallanuoto Trieste (Pinato e D. Bianco), ore 18.00: Bogliasco Bene-SS Lazio (Calabrò e Frauenfelder), ore 18.00: Iren Genova Quinto-CC Napoli (Centineo e Colombo), ore 18.00: AN Brescia-RN Savona (Lo Dico e Carmignani).
Franco Ricciardi
Franco Ricciardi è nato a Genova nel 1955. Giornalista iscritto all’Albo dal 1980, ha collaborato e collabora con le più importanti testate genovesi, Il Secolo XIX, Il Lavoro, La Repubblica, il Corriere Mercantile ed è stato tra i primissimi radiotelecronisti genovesi (Radio Liguria 1, Telecittà, Telegenova, Primo Canale.
Negli anni 80 fondò, come editore, il giornale “Noi Genoani”, che veniva distribuito allo Stadio”.