“Vediamo come va l’incidente probatorio. Si tratta di un’attività parecchio importante. Poi verosimilmente le indagini potrebbero essere chiuse in primavera”.
Lo ha riferito stamane all’agenzia Ansa il procuratore aggiunto Paolo D’Ovidio che coordina l’inchiesta sul tragico crollo del Ponte Morandi (43 morti) entrando nel Palazzo di giustizia a Genova, dove stamane si è iniziata la prima udienza del secondo incidente probatorio.
“Non è escluso che la lista degli indagati – ha aggiunto il pm genovese – possa essere sfrondata al momento della chiusura delle indagini, con l’archiviazione di alcune posizioni. La perizia del gip non indica le singole responsabilità. Per quello ce ne dobbiamo occupare noi come pubblica accusa”.