I Racconti in tempo di peste del Teatro Pubblico Ligure proseguono dal 14 al 19 aprile con Paola Cigna, Gianni Quillico, Federico Sirianni, Flavio Albanese, Laura Curino e Oliviero Ponte di Pino, protagonisti dei giorni da 37 a 42 della maratona di 100 appuntamenti iniziati con la quarantena il 9 marzo 2020, in reazione all’emergenza Coronavirus.
Ogni protagonista sceglie le parole, la musica, il canto con cui affrontare le giornate dell’isolamento e contribuire alla stagione teatrale on line prodotta da Teatro Pubblico Ligure e Compagnia Corrado d’Elia, con la direzione artistica di Sergio Maifredi e Corrado d’Elia. L’obiettivo, con cento artisti per cento racconti in cento giorni, è portare il teatro nelle case ogni giorno a mezzogiorno, per tenere unita una comunità che si dimostra sempre più numerosa con i suoi 8.951 follower e oltre 195.000 visualizzazioni. Come nel Decameron di Giovanni Boccaccio, in cui l’allegra brigata di dieci fra uomini e donne fecero dell’isolamento necessario un momento vivo di racconto e di umanità in attesa della rinascita del mondo reale, così è nato un luogo virtuale dove darsi appuntamento, per proseguire a raccontare e ad ascoltare storie. I video sono tutti inediti.
Il soprano Paola Cigna martedì 14 aprile (giorno 37) canta Le rossignol et la rose da Parysatis di Camille Saint-Saëns. L’artista nata a Volterra, apprezzata per la qualità della voce valorizzata dalla felice recitazione, nella sua carriera ha interpreto anche Rosina in un’edizione del Barbiere di Siviglia ospitata da Teatro Pubblico Ligure in Sicilia e in Liguria. Gianni Quillico, uno degli attori che ha formato il cast storico del Teatro Filodrammatici di Milano, mercoledì 15 aprile (giorno 38) legge Il vero Romeo, la vera Giulietta di Rocco D’Onghia. «Lo conosco da quando ero ancora in Accademia – commenta Sergio Maifredi – e si è unito a questa nostra cordata con uno dei più interessanti autori del teatro italiano contemporaneo». Federico Sirianni giovedì 16 aprile (giorno 39), canta Disperanza, brano ispirato alla figura del gabbiere Maqroll, personaggio centrale nella narrazione di Àlvaro Mutis. «Con Federico Sirianni – prosegue Maifredi – abbiamo incrociato le strade oltre venti anni fa, quando insieme abbiamo costruito uno spettacolo ispirato a Delitti Esemplari di Max Aub. Lo considero uno dei più intelligenti e capaci cantautori della nostra generazione». L’attore e regista Flavio Albanese venerdì 17 aprile (giorno 40 di 100) legge un brano dall’Eneide di Virgilio. Diplomato al Piccolo di Milano nel 1990 quando la Scuola era ancora diretta da Giorgio Strehler, è noto al pubblico televisivo per avere interpretato l’ispettore Edoardo Valle nella fiction La Squadra. Sabato 18 aprile (giorno 41) appuntamento con un’attrice amatissima del pubblico teatrale, Laura Curino, che dalla cucina di casa sua legge L’anello forte di Nuto Revelli. «Laura Curino – dichiara Maifredi – incarna il Teatro di Narrazione ed è lei l’attrice a cui penso se penso a chi ha saputo essere cantore dell’epopea, del mito moderno di Olivetti, e alla grande esperienza del Teatro Settimo». Domenica 19 aprile (giorno 42) la parola passa a un giornalista e scrittore, Oliviero Ponte di Pino, che racconta Finzioni di Jorge Luis Borges. Ponte di Pino ha lavorato nell’editoria ed è un grande esperto di teatro, a cui dedica la trasmissione Piazza Verdi che conduce su Rai Radio3, oltre a curare con Mimma Gallina l’appuntamento annuale “Le Buone Pratiche del Teatro” che si è recentemente svolto in streaming.
Racconti in tempo di peste è l’ideale continuazione di Soriteatro 2019/2020 e della Stagione del Teatro Sociale di Camogli, legate nella rete Teatri del Paradiso, che comprende i Comuni di Camogli, Recco, Sori, Pieve e Bogliasco come un’unica comunità cui sono rivolte tutte le attività di Teatro Pubblico Ligure e della Fondazione Teatro Sociale di Camogli. Fino a quando ci si potrà rivedere.
Teatro Pubblico Ligure ha messo i Racconti in tempo di peste a disposizione dei Comuni con cui collabora da anni, da Venezia a Ragusa, che li accolgono sui loro siti istituzionali. Un’alleanza stretta per offrire ai cittadini, ogni giorno, un momento di arte e di poesia. Oltre al Comune di Genova si sono uniti fra gli altri Terni, Ameglia, Vezzano Ligure, Recco e Luni.
Giorno 1 – 9 marzo 2020: Gabriella Greison legge Rotola i dadi di Charles Bukowski
Giorno 2 – 10 marzo 2020: Giuseppe Cederna legge Racconti in forma di poesia di Raymond Carver
Fuori collana: Nove marzo Duemilaventi di Mariangela Gualtieri detta da Giuseppe Cederna
Giorno 3 – 11 marzo 2020: Paolo Graziosi dice Io vulesse truvà pace di Eduardo De Filippo
Giorno 4 – 12 marzo 2020: Michele Sganga esegue al pianoforte la sua composizione inedita Oscillazione gravitazionale
Giorno 5 – 13 marzo 2020: Maddalena Crippa legge Chandra Livia Candiani da Il silenzio è cosa viva (Einaudi)
GIORNO 6 – 14 marzo 2020: Giovanni Falzone, trombettista jazz, esegue il suo pezzo Laila – La conta degli assenti
GIORNO 7 – 15 marzo 2020: Mario Incudine dice Barbablu di Costanza DiQuattro
GIORNO 8 – 16 marzo 2020: Tullio Solenghi legge Chichibio e la gru da Decameron di Giovanni Boccaccio
GIORNO 9 – 17 marzo 2020: Luigi Marinelli (ordinario di Lingua e letteratura polacca, Università La Sapienza, Roma) legge Tadeusz Kantor
GIORNO 10 di 100 – 18 marzo 2020 – Piergiorgio Odifreddi racconta Isaac Newton e la peste del 1665 in Inghilterra
GIORNO 11 – 19 marzo 2020 – Dario Vergassola ha scritto e legge Un’avventura straordinaria al mercato cittadino
GIORNO 12 – 20 marzo2020 – Paolo Bosisio, professore di Storia del teatro e regista d’opera, legge Il sergente della neve di Mario Rigoni Stern
GIORNO 13 – 21 marzo 2020: Antonio Vasta, compositore, esegue Viaggio immaginario
GIORNO 14 – 22 marzo 2020: Lauro Magnani, storico dell’arte – Università di Genova, illustra Il racconto di due misteriosi dipinti di Rembrandt
GIORNO 15 – 23 marzo 2020: Antonio Syxty legge L’autostoppista della Galilea di Richard Brautigan
GIORNO 16 – 24 marzo 2020: Jurij Ferrini legge Svejk nella seconda guerra mondiale di Bertolt Brecht
GIORNO 17 -25 marzo 2020: Paolo Fresu legge Sandro Penna ed esegue Sensousness tratta dal cd Eros (Tŭk Music 2016) con Paolo Fresu, Omar Sosa e Jaques Morelenbaum
GIORNO 18 – 26 marzo 2020: Roberto Alajmo (scrittore) racconta la storia del Principe Monroy della Pandolfina
GIORNO 19 – 27 marzo 2020 – Eugenio Barba e Julia Varley, fondatore e attrice dell’Odin Teatret, condividono in esclusiva MR. PEANUT Un personaggio che non può morire
GIORNO 20 di 100 – 28 marzo 2020 – Massimo Minella, giornalista e scrittore, racconta La leggenda del Rex
GIORNO 21 – 29 marzo 2020 – Paolo Andreoli, violinista (Quartetto di Cremona), esegue Étude-Caprice op.18 n.1 di Henryk Wieniawski
GIORNO 22 – 30 marzo 2020: Angelo Zampieri legge Le Cosmicomiche di Italo Calvino
GIORNO 23 – 31 marzo 2020: Roberto Citran legge Ciao nudo di Roberto Citran e, fuori collana, Sillabari di Goffredo Parise
GIORNO 24 – 1 aprile 2020: Faisal Taher canta Due canzoni per l’Italia
GIORNO 25 – 2 aprile 2020: Andrea Nicolini legge Edgar Allan Poe di Lou Reed
GIORNO 26 – 3 aprile 2020: Edoardo Erba legge Una cosa che comincia per “L” di Dino Buzzati
GIORNO 27 – 4 aprile 2020: Massimo Wertmüller dice La guerra e La stretta de’ mano di Trilussa
GIORNO 28 – 5 aprile 2020: Gian Luca Favetto legge Foglie d’erba di Walt Whitman
GIORNO 29 – 6 aprile 2020: Maria Amelia Monti legge Ami di Edoardo Erba
GIORNO 30 di 100 – 7 aprile 2020: Marco Sciaccaluga legge Impressioni teatrali di Wislawa Szimborska
GIORNO 31 – 8 aprile 2020: Nino Formicola racconta un fatto accaduto a Milano
GIORNO 32 – 9 aprile 2020: Roberto Alinghieri legge il mostro Franz di Stefano Benni e I piaceri di Vitaliano Brancati
GIORNO 33 – 10 aprile 2020: Maria Russo canta Stabat mater di Giovanni Pergolesi
GIORNO 34 – 11 aprile 2020: Costanza DiQuattro legge La mia casa di Montalbano di Costanza DiQuattro
GIORNO 35 – 12 aprile 2020, Pasqua: Irene Cerboncini canta Io son l’umile ancella da Adriana Lecouvreur di Francesco Cilea e Summertime da Porgy and Bess di George Gershwin
GIORNO 36 – 13 aprile 2020: Federico Moccia legge I ciechi e l’elefante di James Baldwin, Discorso per il Nobel di Ernest Hemingway e La notte è bella di Giuseppe Ungaretti
“Un Decameron contemporaneo. Non teatro in gabbia, in cattività – spiegano Sergio Maifredi, direttore artistico di Teatro Pubblico Ligure e Corrado d’Elia, fondatore della Compagnia Corrado d’Elia – ma racconti nati qui e ora per noi, per Voi; donati da artisti, scrittori, giornalisti, poeti, musicisti. Perché l’arte, la parola, la musica è ciò che ci fa sentire insieme oltre la paura. Un tempo vuoto da riempire di straordinario, di tutto ciò che nella quotidiana fretta poteva apparire inutile”.
“Lo spettacolo dal vivo – dichiarano d’Elia e Maifredi – è, più delle altre arti, incontro, scambio, partecipazione, atto poetico che unisce, avvicina e annulla le distanze. Ed è proprio nella sua continua tensione verso il contatto umano che sta la sua forza vitale e rigeneratrice. È dunque soprattutto in questo momento di crisi che la natura stessa dell’atto teatrale e del nostro essere uomini di teatro che ci spinge a trovare nuove soluzioni, nuovi percorsi che non si arrendano, e anzi ci spingano a reagire, creando nuove forme di incontro, nuovi luoghi e nuove occasioni. Per restare vivi culturalmente e spiritualmente. Per non sommare al danno economico, che inevitabilmente ci troviamo a fronteggiare, un più grave danno culturale.