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Prostituzione cinese a Genova: scoperta casa di appuntamenti

Prostituzione cinese a Genova: scoperta casa di appuntamenti
Prostituzione cinese a Genova: scoperta casa di appuntamenti

A scoprirla la Polizia di Sestri Ponente. 4 persone denunciate

La Polizia ha scoperto una casa di appuntamenti a Genova, al termine di un’indagine condotta dal Commissariato di Sestri Ponente. Sono stati denunciati un 66enne genovese, accusato di locazione di un’abitazione a scopo di esercizio di prostituzione, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e usurpazione di titoli, e tre donne cinesi di 50, 52 e 57 anni, per ingresso e soggiorno illegale nel territorio italiano.

Indagine avviata dopo segnalazioni di movimenti sospetti

L’indagine è iniziata agli inizi di ottobre, a seguito delle segnalazioni di alcuni cittadini che avevano notato un via vai anomalo di uomini all’interno di un appartamento nella zona di Sestri Ponente. Gli agenti si sono appostati nei pressi dell’edificio e hanno osservato l’ingresso di tre uomini nell’appartamento, a distanza di circa mezz’ora l’uno dall’altro. Uno di questi, fermato all’uscita, ha ammesso di aver avuto un rapporto sessuale a pagamento con una donna di nazionalità cinese, conosciuta attraverso un annuncio di “massaggi” su un sito di incontri.

Perquisizione e arresti: denaro e irregolarità documentali

Durante il controllo all’interno dell’appartamento, gli agenti hanno trovato tre donne cinesi vestite solo con biancheria intima. Tutte risultavano essere irregolari in Italia e sono state quindi deferite all’Autorità Giudiziaria. In casa sono stati trovati 425 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di meretricio.

Ruolo del 66enne genovese: intermediario e falsità ideologica

Dalle indagini è emerso che le tre donne, essendo prive di documenti validi, si erano rivolte al 66enne genovese per affittare l’appartamento. L’uomo, nel 2023, aveva preso in locazione la casa, fingendosi un residente e cedendola poi alle tre donne. Per convincere il proprietario dell’immobile, aveva presentato buste paga false, spacciandosi per dipendente comunale. L’uomo è stato deferito per i reati di locazione a scopo di prostituzione, falsità ideologica e usurpazione di titoli.

Misure di prevenzione emesse dal Questore

Considerati i fondati motivi per ritenere che il 66enne viva abitualmente dei proventi di attività illecite e che sia dedito alla commissione di reati che mettono a rischio la sicurezza pubblica, il Questore di Genova ha emesso nei suoi confronti un Avviso Orale. L’uomo è stato invitato a tenere una condotta conforme alla legge, con l’avviso che, se non rispetterà l’ordine, potrebbe essere soggetto a misure di prevenzione più severe.

Presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva

Resta salva la presunzione di innocenza degli indagati fino a eventuale sentenza definitiva.