Riapertura posticipata di un giorno “per non sovrapporsi con la manifestazione di Roma” per i piccoli imprenditori del comparto dell’ospitalità a tavola (Horeca) associati a Mio Italia, che avevano annunciato da oggi la ripresa delle attività a pranzo e a cena.
“Abbiamo deciso di riaprire da domani e non da oggi – ha spiegato il responsabile Mio per la Liguria Emanuele Maranzana – perché nel pomeriggio ci sarà una grande manifestazione a Roma organizzata assieme a molte organizzazioni, dalla rete di #ioapro alle partite Iva.
La speranza è che qualcuno finalmente ci possa dare se non la possibilità di riprendere subito a lavorare almeno una programmazione sulle riaperture”.
Baristi e ristoratori chiedono risposte sui sostegni con indennizzi ragionevoli e interventi sui costi fissi.
“Il problema più grande sono gli affitti – ha aggiunto Maranzana – perché ci sono già molti colleghi che hanno ricevuto lo sfratto”.
Le imprese aderenti a Mio, quindi, hanno scelto di attendere ancora un giorno prima di dare vita alla mobilitazione anche in Liguria.
“Questa sera – ha precisato Maranzana – faremo una riunione e, se le cose andranno come immagino, domani chi aderirà all’iniziativa, aprirà a pranzo e a cena.
Ovviamente rispettando tutte le normative di sicurezza, distanziamenti, mascherine e tutti i protocolli.
La nostra non è una provocazione, né un atto dimostrativo ma una questione di sopravvivenza”.