“Il Piano di Sviluppo rurale di Regione Liguria è quello che, in Italia e in Europa, dedica la quota maggiore di spesa agli investimenti che riguardano sia le imprese sia il settore pubblico, con particolare riferimento ai piccoli Comuni del nostro entroterra: 84% della spesa totale, contro una media nazionale del 62%.
Tuttavia, prima l’emergenza coronavirus e poi il conflitto in Ucraina hanno determinato una situazione in cui risulta particolarmente difficile investire a causa del blocco delle procedure amministrative (autorizzazioni urbanistiche, appalti, ecc.), del forte incremento dei costi delle materie prime e di altri fattori negativi, che hanno costretto molti beneficiari dei finanziamenti del Psr a chiedere proroghe o a rinunciare in parte all’investimento.
Appare quindi evidente che il Psr della Liguria risenta del forte rallentamento degli investimenti e ho, pertanto, presentato in aula un’interrogazione per sapere quale siano i livelli di spesa sul Psr nel 2023.
Il vicepresidente e assessore all’Agricoltura Alessandro Piana, che ringrazio per l’impegno, ha spiegato che terminata la pandemia e un po’ raffreddata la fiammata inflazionistica legata al conflitto in Ucraina, è possibile prevedere un ritorno alla normalità anche nella spesa all’interno del Psr della Liguria.
L’obiettivo di spesa minimo da raggiungere nel 2023 è di 47 milioni di euro e dalle proiezioni di Regione Liguria ci sentiamo di affermare che verrà superato”.
Lo ha dichiarato oggi il consigliere regionale della Lega e presidente della III commissione Attività produttive Alessio Piana.