“Quello del Salone Nautico di Genova è certamente un importante evento di settore il principale nel panorama Mediterraneo che mostra al mondo le eccellenze del Made in Italy e concorre nel promuovere fattivamente una consapevole e diffusa ‘cultura del mare’ di cui l’Italia ha assolutamente bisogno”.
Lo ha detto stamane la senatrice ligure e sottosegretaria al ministero della Difesa Stefania Pucciarelli (Lega) a margine della cerimonia di inaugurazione della 61^ edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova, consolidato appuntamento che nella settimana dal 16 al 21 settembre, attraverso gli spazi espositivi a terra e a mare del capoluogo ligure, porterà all’attenzione del grande pubblico il tema della nautica, in grado di generare un fatturato globale di circa 5 miliardi di euro, con quasi 24 mila addetti diretti ed oltre 180 mila nell’intera filiera.
“Questo appuntamento internazionale – ha aggiunto Pucciarelli – contribuisce, infatti, a rafforzare e a valorizzare il solido legame, storico, sociale ed economico della nautica con il nostro Paese ed in particolare con la Liguria, dove si concentra la presenza di importanti cantieri italiani specializzati nella costruzione dei grandi yacht. Quelli oltre i 24 metri, in cui la produzione Tricolore vanta un ormai consolidato primato mondiale.
Il grande sforzo organizzativo che ancora una volta caratterizza il Salone, ne conferma, più in generale, la funzione abilitante di vetrina dell’orgoglio italiano; dando merito alla capacità delle nostre aziende di realizzare imbarcazioni e natanti di ogni dimensione, alla continua ricerca di soluzioni innovative, da sviluppare e implementare sul piano tecnico e ideativo con l’obiettivo di ottimizzare i materiali che le compongono, di ridurre i consumi di carburante e di energia, nonché quello di aumentare comfort ed ergonomie di bordo.
Una convinta e responsabile svolta ‘green’ anche nella nautica, rivolta a una sempre maggiore attenzione sull’impatto ambientale, spinta anche dall’intima contiguità con una dimensione tanto straordinaria quanto fragile e minacciata come gli specchi acquei del pianeta.
In questo complesso momento di crisi pandemica, al Salone di Genova va inoltre riconosciuta un’altra qualificante funzione di spinta, nell’esprimere la volontà e la forza del nostro Paese nel guardare al futuro con determinazione e fiducia, contribuendo alla rinascita socio-economica della collettività, verso rinnovate prospettive di sviluppo e benessere, fortemente penalizzati dall’emergenza coronavirus.
Già lo scorso anno, in piena crisi sanitaria, il Salone ha voluto comunque aprire le sue porte connotandosi come primo grande appuntamento a ripartire dopo l’inizio della pandemia e a farlo, alla prova dei risultati, con la dovuta attenzione alle norme di sicurezza anti-contagio.
Un esempio positivo, una luce nelle tenebre di una emergenza epocale che stiamo superando grazie al contributo determinante delle Istituzioni, delle nostre Forze Armate e di tutti i cittadini”.