Qual è il prezzo dell’energia elettrica attualmente?
Negli ultimi anni le bollette dell’elettricità hanno subito un’impennata, a causa dell’effetto dell’aumento dei costi di approvvigionamento, dell’inflazione e di fattori geopolitici. Tenere sotto controllo i prezzi applicati in bolletta è utile per monitorare l’andamento dei costi e per sapere come è possibile risparmiare. Usando il comparatore di Segugio.it è possibile confrontare il prezzo energia elettrica praticato dai principali fornitori sul mercato libero dell’energia.
Quanto si spende per l’energia elettrica in Liguria
La Liguria è tra le regioni italiane in cui la bolletta elettrica è più bassa. In regione la città in cui in media si spende meno per l’elettricità è Genova: l’importo medio annuo delle bollette in maggior tutela per i genovesi è di 1.299 euro, meno dell’importo medio regionale di 1.336 euro.
La spesa per l’energia elettrica sul mercato libero è sensibilmente inferiore in tutte le province: la spesa media è di 900 euro all’anno, con un valore minimo di 887 euro in provincia di Savona e un valore massimo di 916 euro all’anno per la provincia di La Spezia.
In media, per chi vive in Liguria passare dal mercato tutelato a quello libero garantisce un risparmio di oltre 400 euro all’anno, pari a poco meno di un terzo della spesa complessiva sostenuta dalle utenze del regime tutelato.
Da cosa dipende il prezzo dell’energia elettrica
Il prezzo dell’energia elettrica varia a seconda che si parli di un’utenza nel mercato libero o di un’utenza nel mercato tutelato. Nel primo caso il prezzo applicato in bolletta dipende dal PUN, il Prezzo Unico Nazionale, che si forma dall’incontro tra la domanda e l’offerta sulla Borsa Elettrica Nazionale.
Il prezzo dell’energia applicato alle utenze del mercato tutelato, invece, è stabilito dall’ARERA con cadenza trimestrale. La tariffa definita dall’ARERA e applicata sulle bollette è la sintesi di diverse componenti: il prezzo dell’energia, la componente per il dispacciamento e il costo per la componente di perequazione.
Le tariffe usate per il calcolo delle bollette variano anche a seconda che il cliente abbia attivato un’offerta monoraria oppure un’offerta bioraria o trioraria. Se nelle tariffe monorarie il prezzo dell’energia rimane lo stesso indipendentemente dal momento della giornata in cui si consuma, nelle tariffe biorarie o triorarie il prezzo varia a seconda della fascia oraria in cui avviene il consumo. La fascia F2 copre i consumi fatti dalle 8:00 alle 19:00 dal lunedì al venerdì, mentre la fascia F3 copre i consumi fatti dalle 23:00 alle 8:00 dei giorni feriali e quelli registrati il sabato e la domenica.
Un altro elemento che influenza il costo della bolletta elettrica è il tipo di tariffa sottoscritto. Sul mercato libero i fornitori di energia permettono di sottoscrivere contratti con prezzo indicizzato o con prezzo bloccato.
Nel primo caso ai consumi si applica un prezzo variabile sulla base dell’andamento dell’indice di riferimento, solitamente il PUN. Nel secondo caso, invece, il prezzo della componente energia rimane costante per tutta la durata del contratto. In genere, i fornitori di energia permettono di bloccare il prezzo per uno o due anni.
Mettere a confronto le tariffe del mercato libero è una buona idea anche per chi ha un’utenza attiva nel mercato tutelato, dal momento che il 10 gennaio 2024 è prevista la fine del regime a maggior tutela (salvo che non si decida per una ulteriore proroga, al vaglio del governo in questi giorni).
Ci sono ancora pochi mesi di tempo per poter scegliere a quale fornitore affidare la propria utenza.
I clienti che non avranno fatto la loro scelta saranno trasferiti al regime transitorio denominato Servizio a Tutele Graduali.
In questo caso il prezzo dell’energia elettrica sarà deciso dal fornitore che risulterà assegnatario delle utenze.