Divertirsi: una delle prime passioni degli italiani, online e offline
Gli italiani: un popolo di santi, poeti, navigatori… e di amanti del divertimento.
Pare infatti, secondo i dati raccolti in diverse indagini in merito, che l’industria del divertimento nel Belpaese, sia inserita nella classifica delle dieci principali attività dell’economia italiana.
I numeri a proposito parlano di 19 milioni di italiani che, da Nord a Sud, sono alla ricerca di momenti di svago, intrattenimento e relax. Soltanto i parchi di divertimento (come Gardaland, Mirabilandia e Rainbow Magic), compresi quelli tematici, e inclusi quelli faunistici oppure acquatici, hanno messo infatti in moto un business di 376 milioni di euro, con oltre 18 milioni di biglietti venduti: si tratta di un giro di affari, in crescita di ben 10 punti percentuali, che coinvolge ben 230 strutture e oltre in tutto lo Stivale.
Non mancano, in ogni città e in ogni periodo dell’anno, le più svariate iniziative legate a manifestazioni particolari, con tanto di numerosi eventi inclusi e collaterali, dai Luna Park come il Winter Park di Genova fino a feste e fiere tematiche, come il Lucca Comics and Games, la Festa dell’Unicorno, il Montelago Celtic Festival e tanti, tanti altri, anche in ambito musicale (da Umbria Jazz ad Arezzo Wave, passando per Trasimeno Blues).
Anche il turismo è in crescita in Italia, con numeri piuttosto interessanti legati alla quantità di imprenditrici donne impegnate in servizi turistici e di ristorazione, ma anche connessi, appunto, al divertimento e all’intrattenimento: secondo l’Osservatorio sul’’imprenditorialità femminile di Unioncamere e Infocamere infatti, sono quasi 150mila le aziende guidate da donne in questi ambiti, con una crescita di 8,7 punti percentuali negli ultimi anni (i dati sono del 2019).
Oltre all’industria della vacanza – lunga o breve che sia – anche quella dell’intrattenimento e dei media è in crescita, come già anticipato dalle stime del rapporto di PwC Italia “E&M Outlook in Italy 2014-2018”, che ha previsto un 44 per cento di impatto del digitale sul settore, nonché una media di spesa degli utenti pari a ben 28,5 miliardi di euro nei seguenti settori principali:
- Filmed Entertainment
- Tv
- Radio
- Recorded Music
- Internet
- Newspaper Publishing
- Educational Book
- Video Games
Questa indagine introduce a un tema importante, ovvero a quello dell’impatto della multimedialità nell’ampio panorama del divertimento.
Secondo le stime, i settori più coinvolti, in termini di divertimento, dalla rivoluzione del digitale, sono, oltre ai videogiochi, ai social network, alle app di messaggistica e alle pay tv, anche i casinò online. Questi ultimi hanno infatti generato una spesa (intesa come differenza tra le giocate totali e le vincite complessive) di 19,3 milioni di euro (dati di settembre 2019), con una raccolta di ben 740 milioni di euro per le slot machine; proprio per questo sono nati degli appositi siti di comparazione, contenenti l’opinione degli esperti su quali siano i migliori nuovi casino online e su tutte le novità e condizioni del settore.
Come si è detto però, anche i social network sono al centro delle attività di intrattenimento: in media, infatti, gli utenti italiani trascorrono quasi due ore al giorno navigando tra Facebook, Instagram e Youtube.
L’intrattenimento che passa dai social: dati e statistiche
I dati diffusi da We Are Social parlano di ben 35 milioni di italiani attivi sui vari social network, corrispondenti in percentuale al 59 per cento della popolazione totale.
YouTube è in testa alla classifica del gradimento, con l’87 per cento di utenti che utilizzano il servizio, e seguire troviamo WhatsApp, Facebook e Instagram.
Il fatto poi che tra le principali query di ricerca immesse su YouTube nel 2018 ci siano “canzoni” “film” e “musica” fa comprendere quanto gli italiani di tutte le età amino utilizzare questo mezzo ai fini del divertimento e, magari, del relax.
Non manca poi chi usa Facebook per condividere frasi, immagini e meme da gruppi noti e partecipati, tanto che sono sorte anche delle classifiche proprio sui gruppi più seguiti e amati dagli utenti, tra cui troviamo “Casa Surace”, “Il Signor Distruggere”, “Le più belle frasi di Osho”, “Il Socio Aci”, “Se i quadri potessero parlare” e molti altri ancora.
Ormai il social ha conquistato quasi tutti, e i down temporanei destano preoccupazione tra gli utenti, visto che ormai Facebook e gli altri prendono uno spazio piuttosto sostanzioso, in termini di tempo e concentrazione. nelle giornate delle persone.