Questa settimana la tradizionale sagra degli Amici del Ponte da giovedì 3 a lunedì 7 Agosto a Sestri Levante
Quando la sagra inizió nei primi anni 70 (nel 1973 per l’esattezza) era poco più che una bancarella che vendeva panini: in questi 50 anni la festa si è sempre più evoluta, arrivando oggi ad avere più di 400 posti a sedere e proposte che spaziano dai piatti tipici della cucina ligure quali testaieu – rigorosamente cotti nei testi di terracotta – i ravioli “au tuccu” (ragù) fatti a mano dalle nostre signore della cucina, che saranno il piatto principe delle serate di giovedì 3 e venerdì 4, fino ad arrivare anche a piatti di pesce come le trofie al ragù di mare e la frittura di pesce, che tanti dicono essere la più buona che c’è in circolazione, che saranno i piatti forti dei giorni sabato 5 e domenica 6.
Non mancheranno mai l’asado, le torte salate tipiche della zona (giovedì 3 e venerdì 4), i salamini alla piastra, gli sgabei, le patatine fritte e i dolci della casa.
Questo speciale 50º anniversario richiedeva un festeggiamento speciale: si è pensato ad una serata in più, tutta dedicata alla fascia di età dei giovani: lunedì 7 prepareremo per la prima volta il pulled pork, contornato sempre dalle altre specialità un po’ più “finger food” come testaieu, salamini, patatine ma anche un bel piatto di trofie al pesto per chi vorrà saziarsi bene prima di salire nel piazzale superiore a ballare con il DJ GEO RGC.
Nelle serate precedenti avremo la musica dal vivo, con la SlowBand giovedì 3 e Angelo Minoli domenica 6, ma anche il classico ballo liscio con l’orchestra Caravel venerdì 4 e l’orchestra simpatia sabato 5.
“Arrivare al traguardo dei 50 anni” – dice il presidente Tomaso Delucchi – “non è cosa da tutti e per me che sono cresciuto in questa festa è motivo d’orgoglio, ma tutto deriva dalla vera forza trainante della festa che è l’Amicizia: come dice il logo della sagra è grazie ad un gruppo di amici se questa festa ha avuto inizio, che ha saputo rinnovarsi e soprattutto trasmettere ai più giovani questo spirito, fatto sì di sacrificio, ma anche di allegria e voglia di stare assieme per contribuire alle spese la nostra parrocchia negli anni ha dovuto sostenere.”