In merito all’operazione della guardia di finanza per il crack della Qui! Group che ha visto l’arresto di sei indagati, a vario titolo per bancarotta fraudolenta, riciclaggio, autoriciclaggio e truffa aggravata, ci sarebbero tre misure cautelari in carcere, tra cui lo stesso Gregorio Fogliani, fondatore del colosso della ristorazione e dei ticket;
Gli altri due arrestati sono Rodolfo Chiriaco e Luigi Ferretto, rispettivamente amministratore delegato e consigliere delegato della Qui!Group.
Ai domiciliari sono invece finite Luciana Calabria, moglie di Fogliani e le figlie di Fogliani Chiara e Serena.
Contemporaneamente, le fiamme gialle hanno dato esecuzione anche ad un sequestro preventivo disposto dall’Autorità Giudiziaria su beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per un ammontare complessivo di 80 milioni di euro fra l’altro una villa a Forte dei Marmi e diversi fondi e conti correnti e i muri del Moody, il locale di proprietà della società Azzurra dei coniugi Fogliani dato in gestione a Hi-food, la società che ha rilevato il locale.
Non ci sarebbero, però, conseguenze sullo svolgimento dell’attività attuale del locale.
Il sistema, secondo quanto spiegano dalla Procura, è andato avanti anche dopo il fallimento della Qui!group. Per questo il Gip ha accolto la richiesta della Procura della custodia cautelare in carcere.
Il crac del gruppo da oltre 300 milioni di euro, aveva lasciato circa 500 persone senza lavoro con migliaia di esercenti danneggiati. Dei dipendenti, circa 200 sono genovesi, il resto sono dipendenti delle alcune società che avevano sedi da Roma a Milano a Torino. Solo i lavoratori del Moody sono stati reintegrati.
L’operazione, effettuata dalle Fiamme Gialle, è stata coordinata dl Procuratore Aggiunto della Repubblica Dott. Francesco Pinto e dal il Sostituto Procuratore Dott.ssa Patrizia Petruzziello.
Fallimento Fogliani: 6 persone arrestate, 80 milioni sequestrati