Il Comitato Pendolari Savona-Genova torna a farsi sentire denunciando alcune eliminazioni dei servizi e sensibilizzando le Amministrazioni pubbliche.
“Dopo le chiusure a cascata delle biglietterie Trenitalia nelle stazioni liguri – tuona il Comitato – ecco in breve tempo altre efficaci soluzioni che incrementeranno l’utilizzo del treno: chiusura dei sottopassaggi d’accesso ai binari e soppressione di fermate”.
In particolare a Savona il sottopassaggio lato Piazza Aldo Moro è diventato improvvisamente inaccessibile.
“Da RFI – contesta il Comitato – informazione cartacea lapidaria, priva di motivazioni e tempi di ripristino; nei casi in cui è presente, ha un impatto visivo nullo e le persone continuano a recarsi verso l’uscita dove, oltre al consueto cumulo di spazzatura in decomposizione, trovano il cancello chiuso”.
Tra l’altro non ci sarebbe nessuna via di fuga alternativa alle scale d’accesso ai binari: un luogo degradato, abbandonato a se stesso da anni, in una stazione priva di telecamere.
A Cogoleto, in pochi giorni, si sono verificati due allagamenti per pioggia, di breve durata, tali da richiedere la chiusura del sottopassaggio e la soppressione della fermata verso Genova per irraggiungibilità dei binari.
“Nessun servizio alternativo – spiegano dal Comitato Pendolari Savona-Genova – nessuna informazione visiva via monitor (mai funzionante e quindi eliminato da tempo), scarse le comunicazioni a mezzo altoparlante.
Il prossimo passo sarà “stazione chiusa in caso di pioggia?”
“Il Comitato Savona – Genova – precisano – ha segnalato più volte a Trenitalia, RFI e Regione, le indubitabili quanto gravissime criticità in merito a queste stazioni, senza ricevere risposte se non lo sventolio di scintillanti carte dei servizi e dati sulla ‘customer satisfaction’.
I tavoli tecnici in Regione evidentemente non bastano, ci rivolgiamo alle amministrazioni locali: sanno di avere stazioni nei propri paesi? Chi si assume la responsabilità della sicurezza degli utenti?”