“Sappiamo, in merito al riparto del Fondo Nazionale 2023, che alla Liguria spettano circa 70 milioni di euro in più rispetto al 2022. Bene, ma mi chiedo come sarà ripartita questa somma.
Immagino che una parte la si voglia destinare alle liste d’attesa. Tuttavia, temo si dimentichino le categorie più fragili.
Per questo, come M5S, depositerò un ordine del giorno per garantire che i primi beneficiari di queste somme aggiuntive siano gli over 75, cittadini che spesso lamentano lunghissime liste d’attesa e dunque una cronica difficoltà ad accedere alle cure per le più disparate patologie”.
Lo ha dichiarato ieri il capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi, che poi ha aggiunto un giudizio sul Piano sociosanitario della Liguria che sarà discusso e votato martedì prossimo in consiglio regionale: “Il testo del provvedimento è tutto fuorché lungimirante, disseminato com’è di deroghe chieste al Ministero in un momento particolarmente difficile per il servizio sanitario regionale.
Lamentiamo ad esempio il mancato superamento di A.Li.Sa. Quanto dobbiamo ancora aspettare affinché la politica ligure abbia il coraggio di operare scelte capaci di ottimizzare il sistema e salvaguardare l’efficienza del sistema sanitario, che i cittadini si aspettano e che gli operatori, nonostante la loro buona volontà, non possono garantire perché cronicamente a corto di organico?
A proposito di deroghe, stupiscono le scelte fatte dalla giunta Toti sui Punti nascita della nostra regione: quelle richieste al Ministero sono chiaramente Genova-centriche, a scapito però delle altre province liguri. La ratio dei 1.000 parti all’anno per garantire la sicurezza delle partorienti dovrebbe essere una regola valida per tutti, senza eccezioni”.
Infine, il capogruppo regionale del M5S ha comunicato che “oltre all’ordine del giorno, depositerò anche un emendamento per la riapertura del Punto di Primo intervento di Rapallo”.