Recco, definiti i criteri per distribuire con bando contributi a fondo perduto per le imprese colpite dall’emergenza Covid.
La Giunta comunale ha approvato gli indirizzi relativi al secondo bando pubblico per l’erogazione di contributi alle imprese danneggiate dall’emergenza Covid. Per il bando sono stati stanziati 50mila euro a fondo perduto. L’accesso ai contributi, come specificato nell’avviso che sarà pubblicato sul sito del Comune dal 10 novembre al 10 dicembre. I contributi saranno riservati alle piccole imprese del territorio. Sono le imprese che hanno meno di 50 dipendenti o un fatturato annuo inferiore a 10 milioni di euro del settore commerciale e della ristorazione, dei servizi alla persona e turistico.
Possono accedere al contributo i titolari di imprese che hanno avviato l’attività entro il 31 dicembre 2020. Due le fasce di destinatari: le piccole imprese avviate dopo 31 dicembre 2018, che ricevono 300 euro una tantum, e quelle che hanno aperto l’attività entro il 31 dicembre 2018 e che hanno subito nel primo semestre 2021 una riduzione del fatturato rispetto al primo semestre 2019. Per queste ultime imprese sono previsti quattro scaglioni di contributo:
Per un massimo di 2.500 euro e un calo di fatturato minimo del 40%.
Con un massimo di 2.000 euro per una percentuale di perdita tra il 30% e il 39%.
Fino a 1.500 euro per un calo di fatturato compreso tra il 25% e il 29%.
Fino a 1.500 euro per una percentuale di perdita tra il 20 e il 24% .
Le dichiarazioni del sindaco Carlo Gandolfo e l’assessore alle attività produttive Enrico Zanini in merito ai contributi a fondo perduto per le imprese:
«Le misure di contenimento dell’emergenza hanno avuto un inevitabile riflesso economico sul tessuto produttivo della città, incidendo sul commercio, la ristorazione, presenze turistiche, nonché sugli aspetti occupazionali. Come Amministrazione abbiamo messo in campo uno sforzo enorme per rilanciare l’attività degli operatori economici di Recco. Con i criteri inseriti nel bando per la concessione del sostegno economico, individueremo le categorie più colpite in termini di fatturato». ABov