Recco, dalla tragedia alla memoria: la città ricorda l’80mo anniversario del primo bombardamento.
La città di Recco la notte del 10 novembre 1943 fu cancellata per sempre. I 22 bombardieri della Royal Air Force britannica sganciarono 33 tonnellate di bombe, cercando di colpire il ponte ferroviario, causando la morte di civili e la distruzione della città.
La difficoltà di raggiungere il bersaglio portò gli aerei della Raf ad accanirsi su Recco altre 27 volte nei successivi 7 mesi, fino al 28 giugno del ’44. Alla fine dei raid aerei il borgo marinaro fu raso al suolo, 127 furono le vittime e un’intera comunità devastata.
Oggi, a 80 anni di distanza da quella tragica giornata, la città ricorda il tragico evento con una serie di iniziative culturali e commemorative. Tra gli appuntamenti in programma spiccano mostre (Saluti da Recco in Sala polivalente a cura di Carlo Guglieri e “Recco sotto attacco”. In sala del Consiglio a cura dell’associazione Le Arcate) ci sarà la proiezione del filmato “Consegna Medaglia d’Oro”, per gli studenti della scuola di primo grado di Recco (dal 6 al 9 novembre).
«Un tributo alle vittime e un impegno per la pace e la solidarietà.» Spiega il sindaco di Recco, Carlo Gandolfo.
Giovedì 9 novembre, alle ore 18.30, l’inaugurazione della mostra a cura della Confraternita N.S. del Suffragio, nell’Oratorio di San Martino, “L’apparato processionale salvato dalla distruzione”. La mostra sarà aperta fino al 12 novembre.
Un altro momento significativo sarà il concerto in memoria dei caduti, a cura della Filarmonica Rossini. Il concerto si terrà venerdì 10 novembre alle ore 21 nella chiesa dei Santi Giovanni Battista e Bono. Ci sarà l’intervento del Sindaco Carlo Gandolfo e il suono della sirena dell’allarme antiaereo. Prevista la deposizione di una corona d’alloro all’altare dei caduti.
«Con queste iniziative – dice Gandolfo – la città di Recco vuole rendere omaggio a chi ha perso la vita o ha sofferto per il bombardamento e vuole mantenere viva la memoria di un evento che ha segnato profondamente la sua storia e la sua identità. L’impegno è quello di trasmettere alle nuove generazioni i valori della pace, della libertà e della solidarietà». ABov