“A Recco, in Liguria, il Comune ha deciso di chiudere lo Sprar per richiedenti asilo. Complimenti al sindaco e alla sua squadra: dalle parole ai fatti. È una lezione di chiarezza e legalità per il Governo dell’insicurezza e dei porti aperti”.
Lo ha dichiarato ieri sera il leader della Lega Matteo Salvini.
Gli immigrati ospitati nella cittadina del Golfo Paradiso dovranno infatti lasciare il territorio perché il Comune ha deciso di non prorogare più il mantenimento del centro di accoglienza gestito da una cooperativa genovese.
In sostanza, dovranno fare le valige entro il 30 giugno.
Uno dei responsabili della cooperativa che gestisce il centro di accoglienza ha addirittura parlato di “comportamento barbaro dell’amministrazione comunale”.
In realtà, all’epoca dell’adesione di Recco allo Sprar comprensoriale nel 2017, molti cittadini si erano opposti e l’amministrazione uscente ha poi perso le elezioni.
Situazione simile nel Comune limitrofo di Sori. Eletta con il voto della maggioranza dei cittadini, la nuova amministrazione ha poi deciso lo stop al centro di accoglienza migranti, facendo da capofila nel Levante genovese per la chiusura dello Sprar.