Recco, ufficio postale chiuso 40 giorni: disagi per gli utenti.
L’ufficio postale di Recco ha chiuso le porte, annunciando una interruzione forzata fino al 21 maggio 2024. Oggi la comunità recchese è privata dei servizi essenziali per ben quaranta giorni.
Gli uffici postali di Camogli, Ruta e Avegno hanno gli uffici aperti lasciando agli abitanti di Recco poche alternative per le loro esigenze postali.
La notizia ha scatenato l’irritazione tra gli utenti, in particolare tra gli anziani, costretti ora a spostarsi con mezzi pubblici o con auto propria, spesso dipendendo dall’aiuto di amici e familiari.
La comunicazione di questa chiusura è stata limitata ad avvisi affissi sui muri delle sedi interessate, senza alcuna diffusione tramite comunicati stampa o manifesti nelle vie circostanti.
La domanda di molti recchesi è chiara: durante i lavori previsti, non sarebbe stato possibile istituire un servizio temporaneo in una sede alternativa, oppure utilizzando un esistente ufficio mobile?
Gli utenti si chiedono se le Poste italiane abbiano considerato le esigenze della comunità prima di prendere una decisione così drastica.
Inoltre, c’è chi propone di estendere l’offerta dei servizi postali anche ad altre zone, come San Rocco di Recco, al fine di garantire una copertura più equa e capillare sul territorio.
Un esempio tangibile è quello di Camogli, che già dispone di un secondo ufficio postale a Ruta e molti anni fa anche a San Rocco.
In un’epoca in cui la connettività digitale spesso non può sostituire i servizi tradizionali, è fondamentale che le istituzioni assicurino un accesso equo e agevole ai servizi di base, soprattutto per coloro che dipendono maggiormente solo da loro stessi.
La chiusura prolungata dell’ufficio postale di Recco è un segnale di allarme che richiede risposte immediate e soluzioni concrete. ABov