Nei giorni scorsi gli investigatori del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Genova e del Comando Stazione Carabinieri di Genova Prà, nel corso di attività finalizzata e rivolta al contrasto della frode per la percezione indebita di indennità di sostegno al reddito, hanno denunciato in stato di libertà 6 donne romene per avere percepito illegalmente il reddito di cittadinanza.
Si tratta di straniere di 20, 27, 32, 35, 47 e 52 anni.
Le indagini, scaturite a seguito di indicazioni relative alla presenza di diverse cittadine romene che si erano presentate in alcune agenzie postali della Città di Genova riscuotendo il beneficio economico per il tramite della Carta Postale attestando di risiedere nella Provincia di Milano (dove avevano scrupolosamente presentato richiesta di integrazione al reddito presso il patronato ubicato in quella via Faenza) hanno consentito di rilevare una “processione” di soggetti provenienti da distinte zone della città di Milano, e per lo più – per alcuni di loro – abitanti nella medesima strada.
Dai riscontri incrociati presso il Comune di Milano, l’INPS e gli Istituti comprensivi di zona è emerso che i suddetti non erano mai stati censiti in nessuna banca dati anagrafica e che tutti risultavano irreperibili sul territorio nazionale.
Inoltre, è emerso che le romene avevano scientemente dichiarato il falso, attestando artatamente di possedere i requisiti minimi richiesti dalle norme in vigore con prioritario riferimento all’obbligo d’ingresso sul territorio nazionale da oltre 10 anni e avere residenza anagrafica da almeno due, traendo siffatto in errore l’Ente erogatore.
Pertanto, sono state avviate le procedure per revocare l’accoglimento del beneficio economico e procedere al recupero delle somme, il cui danno per lo Stato ammonta a circa 14.000 euro.