“Un referendum impegnativo, una battaglia di democrazia e di libertà per dare un nuovo inizio al nostro paese”.
Il deputato spezzino della Lega Lorenzo Viviani al gazebo di Largo Pertini a Genova oggi ha spiegato il senso della campagna di raccolta firme per i referendum sulla giustizia, che ha visto 2mila gazebo sul territorio nazionale e una settantina in Liguria.
Il referendum punta su sei quesiti: riforma del Csm, responsabilità diretta dei magistrati, equa valutazione dei magistrati; separazione delle carriere, limiti agli abusi della custodia cautelare, abolizione del decreto Severino.
“Questo referendum non è contro la magistratura – ha spiegato l’avvocato genovese Federico Bertorello, presidente del Consiglio comunale di Genova e responsabile giustizia Lega per la Liguria – ma è a favore della stragrande maggioranza di magistrati seri, professionali e altamente specializzati.
È ora che Governo e Parlamento intervengano su questioni sulle quali non si può più procrastinare”.
In piazza al gazebo della Lega anche Angelo Chiavarini, consigliere generale del Partito Radicale.
L’avvocato genovese Salvatore Bottiglieri, consigliere e rappresentante dell’Unione Camere penale della Liguria presente alla raccolta firme, ha ricordato che: “Tutti i quesiti referendari della Lega sono condivisi dall’Unione Camere penali. Speriamo di arrivare a una riforma della giustizia che non può prescindere da quella che è la più importante delle iniziative, ovvero la separazione delle carriere”.
“I referendum – ha aggiunto l’avvocato genovese Maurizio Barabino – rappresentano un percorso obbligato per la realizzazione di quel giusto processo che l’art. 111 della Costituzione afferma in modo chiaro e deciso, ma che purtroppo è ancora un punto di arrivo ancora lontano”.