Il logo con l’indicazione a caratteri cubitali “Giorga Meloni per Bucci presidente” e la standing ovation quando entra in sala il sindaco di Genova e candidato governatore del centrodestra. Fratelli d’Italia ha presentato ufficialmente stamattina a Genova le liste dei suoi trenta candidati a consigliere regionale, senza clamorose novità rispetto alle anticipazioni delle scorse settimane, che si presenteranno alle elezioni di domenica 27 e lunedì 28 ottobre.
“Siamo i primi a presentare le liste – ha spiegato con orgoglio il coordinatore regionale e deputato, Matteo Rosso- avevamo tantissime richieste e abbiamo deciso di chiudere, altrimenti diventava difficile dire troppi no. E, poi, vogliamo che da domani mattina tutti possano iniziare a fare la campagna elettorale ufficiale. Dobbiamo essere nelle piazze, in mezzo alla gente, a spiegare che cosa si è fatto di buono in questi nove anni”.
I nuovi ingressi di maggior clamore restano l’ex totiana Lilli Lauro, a Genova (stamattina non presente perché all’estero per il matrimonio del figlio), del presidente del consiglio regionale ed ex leghista spezzino Gianmarco Medusei e della consigliera regionale spezzina ex totiana Daniela Menini.
Tra i sedici candidati genovesi, ci sono gli assessori uscenti, Simona Ferro e Augusto Sartori (anche lui non a Genova per motivi di salute), e il capogruppo uscente Stefano Balleari.
Tentano il “salto” l’assessore comunale Sergio Gambino (ma non la sua collega Alessandra Bianchi), il capogruppo comunale Francesco De Benedictis e i consiglieri comunali Vincenzo Falcone e Laura Gaggero.
Sempre a Genova candidata anche l’ex responsabile dell’Agenzia della famiglia Simonetta Saveri.
Nella lista di Imperia, confermata la consigliera regionale uscente Veronica Russo, affiancata da altri tre amministratori locali, tra cui l’ex sindaco di Imperia, Paolo Strescino. En plein di amministratori anche alla Spezia e per quattro candidati su cinque a Savona.
Nessun obiettivo ufficiale di percentuali, anche se si dà per scontato che numericamente si possa fare molto di più dei due consiglieri regionali uscenti (erano tre nel 2020, prima della scomparsa di Sauro Manucci).
Dai quattro ai sei sarebbe il minimo, ma il senatore ed ex assessore regionale Gianni Berrino ha ciuso il discorso: “Meglio avere un consigliere in meno e governare, che uno in più ed essere all’opposizione”.
D’altronde, ha confermato Matteo Rosso “il primo obiettivo è far vincere Marco Bucci e portare avanti il lavoro degli ultimi nove anni. Bucci è stata la scelta più vincente possibile: un uomo capace, del fare, che ci ha unito tutti. Non è il candidato di Fdi, se lo dicessi gli farei un torto: certo, Giorgia Meloni è stata determinante, ma Bucci è l’uomo di tutti noi”.
Poi ha ammesso che “essere il primo partito in Liguria farebbe piacere. Siamo cresciuti tanto, ma una cosa sono le politiche e le europee, un’altra il voto locale. Ci saranno certamente le due liste civiche di Bucci che faranno il pienone e sono fondamentali: l’importante è fare un buon risultato e che il sindaco Bucci oggi diventi il presidente Bucci domani”.
Per Rosso, il sindaco Bucci è l’uomo giusto anche per non disperdere il voto totiano e centrista: “Più centrista di Bucci non c’è nessuno: non parla in politichese, ma parla a tutti. I totiani e chiunque si sia impegnato in politica con noi in questi anni, non vedo dove altro potrebbe andare a impegnarsi. Il problema è convincere i tanti cittadini indecisi, che non vanno più a votare, che hanno perso fiducia nella politica”.
Stamattina, in sala, tra gli altri, anche l’assessore genovese Francesco Maresca, ex totiano, e l’ex assessore comunale leghista Stefano Garassino.
Il primo è già ufficialmente approdato nel partito di Giorgia Meloni, il secondo non ancora, ma in ogni caso nessuno dei due è candidato alle prossime regionali.