Regione Liguria investirà 210 mila euro per “promuovere i prodotti tipici attraverso le società sportive professionistiche” come Genoa, Sampdoria o Spezia.
Lo prevede un disegno di legge approvato la scorsa notte dal consiglio regionale dopo 22 ore di discussione e ostruzionismo da parte delle minoranze, con 17 voti a favore (centrodestra) e 9 contrari (Pd-Articolo Uno, M5s, Lista Sansa e Linea Condivisa).
Il documento prevede che le produzioni delle piccole e medie imprese liguri diventino protagoniste delle “campagne promozionali che la Regione Liguria svilupperà attraverso le società sportive professionistiche”.
Tra le ipotesi allo studio quella di inserire un logo, ad esempio del pesto o delle olive taggiasche, sulle magliette delle squadre o sfruttare a fini commerciali la notorietà dei giocatori.
“Ci sono tre rischi – ha sottolineato motivando il voto contrario il capogruppo regionale di minoranza Ferruccio Sansa – ossia che le squadre di serie A vengano utilizzate come arma politica, che vengano inquinate le campagne elettorali e che venga limitata la libertà di stampa perché i media sono foraggiati dalla giunta Toti”.
“Non credo che i tifosi vengano corrotti dai marchi – ha replicato il governatore ligure Giovanni Toti – al massimo assaggeranno un prodotto.
Questo vuole essere uno strumento di marketing, non di bieca propaganda.
Vuole dare maggiore forza alla promozione del nostro territorio, mira a coinvolgere il grande pubblico degli oltre 200 milioni di tifosi che seguono le squadre di calcio”.
“E’ un provvedimento arrivato un aula senza il minimo di confronto, neppure in aula c’è stato un confronto – ha affermato il consigliere regionale Paolo Ugolini (M5S) – siete in grado di escludere che i 210 mila euro vengano destinati alle squadre genovesi che il 10 dicembre giocheranno il derby?”.
“Il disegno di legge intende attivare uno strumento di internazionalizzazione che si sviluppa attraverso campagne promozionali, che promuovono il territorio ligure, realizzate e veicolate da società sportive professionistiche” ha aggiunto il vicepresidente della giunta regionale Alessandro Piana (Lega).
“Finanziate con 210 mila euro di soldi pubblici le magliette delle squadre professionistiche di calcio: poi non ci sono mai soldi per la sanità pubblica e i servizi alla cittadinanza” ha dichiarato il capogruppo regionale Gianni Pastorino (Linea Condivisa).
“Il fine ultimo è quello di offrire, a un prezzo veramente irrisorio, un veicolo di promozione alla nostra regione che difficilmente può trovare uguali hanno replicato i consiglieri regionali di Cambiamo con Toti.