Stamane il governatore ligure Giovanni Toti ha presentato in consiglio regionale la manovra di bilancio per gli anni 2021-2023.
“È chiaro – ha spiegato Toti – come la situazione epidemiologica a livello globale e l’emergenza sanitaria ed economica che ne conseguono condizionino le valutazioni e le proiezioni a tutti i livelli compreso quello regionale.
In questo quadro, complesso e a tratti difficilmente definibile, la Regione declina le proprie decisioni di bilancio con il fine di garantire tutte le funzioni a favore della comunità regionale sia sotto il profilo dell’impulso agli investimenti pubblici, del sostegno alle attività economiche e all’occupazione, oltre alla missione fondamentale della gestione e organizzazione del servizio sanitario regionale e delle politiche sociali ad esso strettamente collegate.
Sono tre le priorità individuate dalla previsione di bilancio triennale: il sostegno all’economia e alle famiglie liguri attraverso il proseguimento della politica di rilancio degli investimenti pubblici; la riduzione della pressione fiscale; la conferma rispetto al 2020 delle poste di bilancio relative ai settori del trasporto, delle politiche sociali, dell’istruzione, della formazione e del lavoro.
Per quanto riguarda l’anno finanziario 2021, le risorse effettive iscritte nel bilancio di previsione ammontano a 5 miliardi e 612 milioni di euro. Le principali voci di spesa riguardano istruzione e diritto allo studio (32,3 milioni), tutela e valorizzazione dei be
ni e delle attività culturali (4,8 milioni), politiche giovanili, sport e tempo libero (1,6 milioni), politiche per il turismo (5,8 milioni), assetto del territorio ed edilizia abitativa (38,5 milioni), sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente (45,7 milioni), trasporti e diritto alla mobilità (340,3 milioni), soccorso civile (28,1 milioni), diritti sociali, politiche sociali e famiglia (117,2 milioni), tutela della salute (3 miliardi e 613 milioni), politiche per sviluppo economico e competitività (168,5 milioni), politiche per il lavoro e la formazione professionale (110,3 milioni), politiche agroalimentari e per la pesca (23,9 milioni), energia e diversificazione delle fonti energetiche (10 milioni), relazioni con le altre autonomie territoriali e locali (18,2 milioni), relazioni internazionali (12,7 milioni). Per la gestione del debito pubblico vengono stanziati 292,2 milioni”.