“La Liguria ha un rapporto standardizzato di mortalità inferiore alla Lombardia (+ 212% rispetto alla Liguria) all’Emilia Romagna (+ 47% rispetto alla LIguria) e alle Marche (+ 19%) e sovrapponibile al Piemonte. Mentre il Veneto, che ha avuto inizialmente un unico cluster, presenta un rapporto di mortalità di -54% rispetto alla Liguria”.
Lo hanno riferito stasera i responsabili di Regione Liguria.
“Il dato grezzo – hanno precisato – deve essere infatti corretto, per essere accettabile, con la distribuzione demografica di ciascuna regione.
Per quanto riguarda le Rsa, in Liguria si è partito precocemente con un sistema di sorveglianza e questo ha consentito di avere un quadro definito della situazione.
La situazione della nostra regione registra in questo ‘setting’ ad altissimo rischio un quadro del 60% delle strutture Covid-free ossia senza contagi: un quadro che va preservato con azioni mirate e da tempo in corso.
Per il restante 40%, si registrano strutture con criticità a vario livello: all’interno di più di 230 strutture, alcune (8) rappresentano criticità di grado significativo.
La definizione del quadro epidemiologico con gli strumenti diagnostici disponibili (indagine molecolare ossia tamponi e indagine sierologica ossia prelievi di sangue) sono attuate sulla base di protocolli operativi appropriati.
Nel contempo, l’appropriatezza procedurale ha consentito di avere rappresentazioni degli eventi infettivi utili al bisogno di supporto operativo della pratica clinica.
In ogni caso, è dimostrato come non esista correlazione tra numero di tamponi e ‘outcome’ severi.
Secondo i nostri protocolli, l’esecuzione dell’indagine molecolare è prevista attualmente sia per il personale del Servizio sanitario regionale, sia per il sistema della residenzialità sociosanitaria”.