“Bisogna riaprire subito. Con tutti i dispositivi di sicurezza, ma subito”.
L’ex premier Matteo Renzi (Italia Viva) insiste e si scaglia contro il Governo.
“Sta saltando il sistema produttivo – ha dichiarato oggi in sintesi al Sole24Ore – quello italiano rischia più degli altri.
Sono felice della riapertura delle librerie. Ho detto in Senato che le librerie sono farmacie dell’anima e che non avremmo nemmeno dovuto chiuderle, come le edicole.
Ma quando penso alla ripartenza, penso alle fabbriche non alle cartolerie.
Ci sono oltre cento morti tra i medici: le fabbriche ben gestite sono più sicure degli ospedali e delle case di riposo.
Restando chiusi in casa alla fine moriremo di fame, non di Covid-19.
Chi è in regola con mascherine, guanti e distanze di sicurezza può riaprire”.
Il piano proposto da Italia Viva per sbloccare 120 miliardi e far ripartire i cantieri con procedure semplificate “è più attuale di prima. Anche perché i ponti continuano a crollare come dimostra il caso di Aulla”.
Inoltre “se mettiamo due miliardi in lavori di manutenzione scolastica sono due miliardi che garantiscono la sicurezza dei nostri figli” e “aiutano un settore in crisi come l’edilizia”.
Secondo Renzi, i lavori vano affidati “con procedure semplificate e con il modello dell’Expo di Milano, del Ponte di Genova o degli scavi di Pompei”.