Accade che lo scaltro Matteo Renzi abbia capito che insistere in campagna elettorale sulla bufala della Lega fascista e sul pericolo fascismo in Italia sia indice di mancanza di validi argomenti. E così è successo che il Pd abbia smentito i compagni del Pd.
Oggi il candidato al Senato e segretario nazionale del Partito Democratico, intervistato su RaiTre da Lucia Annunziata, ha in sintesi ripetuto con estrema chiarezza: “La Lega non è un movimento di fascisti. Neanche Matteo Salvini è un fascista”.
A Savona, invece, c’è il candidato alla Camera del Pd e presidente della LegaCoop Liguria Gianluigi Granero, che pubblica un post su Facebook insistendo ancora così: “Oggi a Vendone (Comune del savonese dove si è tenuta una cerimonia antifascista organizzata dalla sinistra, ndr) eravamo in tanti. Sindaci, candidati, persone comuni, tutti per dire che l’antifascismo è ancora e sarà sempre un valore fondante della nostra Repubblica.
Eravamo in tanti, ma non c’eravamo tutti. Dov’erano i leghisti, dov’era la Foscolo? Non c’erano.
Naturale, perché l’antifascismo non è un loro valore. Da tempo la Lega di Salvini ha più poco a che fare con il partito fondato da Bossi. E’ diventato altro e ingrossa le sue file con estremisti pericolosi che strizzano l’occhio al Duce e al fascismo“.
Pronta la replica dell’avversaria diretta di Granero nel collegio savonese, la candidata alla Camera della Lega ed ex vicesindaca di Pietra Ligure Sara Foscolo: “Il Pd, ancora una volta, si ricorda dell’antifascismo giusto in tempo per la campagna elettorale. Persino il presidente di LegaCoop e candidato del Partito Democratico, presentatosi al pubblico come un moderato ed esponente della cosiddetta ‘società civile’, strumentalizza la storia per attaccare gli avversari, agitando ogni volta la pregiudiziale antifascista.
E’ singolare che Granero ambisca ad avere un seggio in Parlamento e poi si abbassi a questo genere di dibattito, usando parole come ‘strizzare l’occhio al Duce’ nei nostri confronti. Appare evidente che la pressione delle elezioni e il calo del centrosinistra nei sondaggi possano giocare brutti scherzi.
Lo ha detto anche Matteo Salvini: l’antifascismo nel 2018 è la finta battaglia di una sinistra che parla di passato perché non ha alcuna idea di futuro.
Granero mi chiede dove mi trovavo, anziché sfruttare un evento istituzionale per scopi elettorali? Bene, io potrei chiedergli dov’era lui, quando i governi non eletti guidati dal suo partito, facendo disastri, portavano il Paese alla situazione attuale.
Anziché discutere di epoche passate, mi concentro sui problemi attuali del nostro territorio, incontro e ascolto persone: famiglie che fanno fatica ad arrivare a fine mese, cittadini di tutte le età in cerca di lavoro e giovani a caccia di prospettive concrete per il proprio futuro.
È questo che faccio tutti i giorni e che continuerò a fare, usando il buonsenso per difendere le idee in cui credo, rappresentare il nostro territorio e cambiare finalmente questo Paese. Così mal ridotto dal partito di Renzi”.