In sostanza lo aveva già riferito la scorsa settimana per il tramite del suo legale difensore Stefano Savi: “Sono innocente, non mi dimetto”.
Lo ha ribadito oggi di persona al suo amico concittadino e assessore regionale Giacomo Giampedrone, che è andato a fargli visita (col permesso dei pm e della gip) nella sua casa di Ameglia, in cui è rinchiuso agli arresti domiciliari per corruzione elettorale da martedì 7 maggio, ossia a un mese dalle competizioni politiche per le elezioni europee e amministrative.
Giovanni Toti resiste, respinge con fermezza le accuse dei magistrati genovesi e la richiesta di dimissioni presentata anche in consiglio regionale dalle minoranze di sinistra, che sarà discussa durante la seduta di martedì prossimo.
“Dal lungo confronto di oggi – ha dichiarato Giampedrone – è emersa con forza l’intenzione di andare avanti in modo compatto insieme alla maggioranza di centrodestra, alla luce degli importanti risultati ottenuti in questi nove anni di mandato. Da qui la decisione di respingere senza indugi e con assoluta fermezza la mozione di sfiducia delle minoranze”.
“Un grande incentivo ad andare avanti – ha spiegato il presidente ad interim Alessandro Piana (Lega) – quello che arriva oggi dal presidente di Regione Liguria Giovanni Toti dopo l’incontro con l’assessore alla Protezione civile e alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone.
Questa giunta è compatta e intenzionata a portare avanti il grande lavoro del centrodestra di questi anni. Il confronto di oggi conferma quale sia la volontà di tutti noi: continuare a realizzare quel programma per cui i cittadini ci hanno scelto.
Questo sicuramente sarà un motivo ulteriore per dimostrare la compattezza della maggioranza, per rivendicare il suo modello di sviluppo e soprattutto per respingere la mozione di sfiducia presentata dalle minoranze”.
“Una grande iniezione di fiducia e un messaggio che ci fa sentire la forza del presidente e la sua approvazione per come la giunta regionale, supportata dalla maggioranza, sta continuando a governare bene la Liguria” hanno aggiunto, confermando “massimo appoggio e fiducia” a Toti, i capigruppo di maggioranza Alessandro Bozzano per la Lista Toti, Stefano Mai per la Lega, Stefano Balleari per Fratelli d’Italia, Claudio Muzio per Forza Italia, Mabel Riolfo e Stefano Anzalone per il gruppo Misto.
Sulla revoca degli arresti domiciliari per Toti oggi l’avvocato Savi ha ribadito che per presentare “la richiesta di attenuazione delle misure cautelari” si sta attendendo “la definizione del quadro istruttorio”. Ossia che la Procura di Genova termini gli interrogatori dei testimoni più importanti, come il sindaco Marco Bucci e altri, che dovrebbero essere sentiti la prossima settimana.
In questo caso politico-giudiziario l’indagato Toti, che ha collaborato all’indagine e ha già risposto a tutte le domande dei pm, non sarà tuttavia lasciato libero di potere esercitare il diritto di fare politica alla vigilia delle elezioni europee e amministrative.
Un primo risultato l’hanno comunque ottenuto. Staremo a vedere se riusciranno a fargli evitare anche il terzo mandato da governatore.
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