La Samp torna in serie B al culmine di una stagione terribile: è la quinta retrocessione ma non è il vero male che preoccupa i tifosi.
L’ultima retrocessione è della stagione 2010-2011, quando furono ceduti Pazzini e Cassano a gennaio con il conseguente crollo dopo 8 stagioni in Serie A. Un parcheggio durato una sola stagione visto che, grazie a Iachini, il club blucerchiato ottenne immediatamente il ritorno in A dopo i playoff. La sconfitta di Udine ha certificato la retrocessione della Samp, l’ultimo “capolavoro” di Ferrero all’interno di rapporti impossibili con il CdA, polemiche e accuse, con una cessione più volte ventilata ma che non si è mai concretizzata. È stata la Samp di Romei capace di ripetere “assumiamoci le nostre responsabilità” e nulla più. La Samp di gestioni tecniche assurde, di scaricabarile, di doppi direttori sportivi, di ingaggi sperperati, di improvvisazione totale.
Ora la partita della sopravvivenza rimane quella più importante in assoluto.