E’ un progetto che mira a ridurre gli sprechi di cibo e a favorire il riutilizzo delle eccedenze alimentari a sostegno dei più poveri: si chiama “Ricibo” ed è stato avviato circa due anni fa dal Comune di Genova, che ha riunito intorno a un tavolo denominato “Tavolo Cittadino Città Sane” diversi rappresentanti di associazioni che si occupano di recuperare e fornire aiuti alimentari, sollecitandoli a discutere su cosa sia possibile fare per migliorare l’operato di tutti in un’ottica di razionalizzazione dei consumi e contenimento degli sprechi.
Al tavolo hanno aderito oltre centocinquanta associazioni ed organizzazioni censite dalla Caritas nel 2015. Il numero individuato è approssimato per difetto in quanto molte piccole realtà locali sono “sfuggite” al conteggio. Dalla mappatura effettuata si è capito che molto si sta facendo, ma che ci sono ampi margini di miglioramento soprattutto nel recupero e nel riutilizzo di cibi freschi vicini a scadenza. Dal lavoro svolto dalle organizzazioni è nato un patto di collaborazione tra enti ed una bozza di progetto comune di intervento.
Le associazioni che a oggi hanno sottoscritto il patto sono: ACLI Genova, Arciconfraternita Morte ed Orazione in Voltri, Associazione Abbraccio di Don Orione, Associazione Borgo Solidale Onlus, Associazione Comunità di San Benedetto al Porto, Associazione Sole e Luna ONLUS, Banco Alimentare della Liguria Onlus, Caritas Diocesana di Genova, Croce Rossa Italiana, Comitato di Genova e Rotary Club Distretto 2032.
Ovviamente la lista è aperta, anzi è auspicabile che altri soggetti si aggiungano a partecipare direttamente alliniziativa. Il progetto “Ricibo” è stato sottoposto al vaglio della Compagnia di S. Paolo e alla Fondazione Carige, che hanno accettato di finanziarlo per due anni (2018-2019) senza escludere ulteriori successivi finanziamenti. “Il progetto prevede la realizzazione di una rete di supporto alle associazioni operanti sul territorio grazie ad automezzi e autisti, frigoriferi e congelatori”, spiega Enrico Canepa uno dei responsabili, “nonchè la creazione di un sistema di comunicazione per segnalare la disponibilità di eccedenze, attività di comunicazione quali ad esempio il mettere al corrente negozi e mense delle opportunità derivanti dalla nuova legge sulle donazioni di eccedenze.
A seguito dello svolgimento del progetto è prevista un’analisi della situazione e dei miglioramenti ottenuti ad opera di consulenti esperti (DIEC dellUniversità di Genova e Fondazione Bruno Kessler), in modo che i finanziatori siano certi che i soldi vengano spesi correttamente ed in senso virtuoso.
”Siamo consapevoli che la realizzazione delle attività previste dal progetto dipenda dal coinvolgimento e dalla collaborazione degli operatori e dei beneficiari”, prosegue Canepa, “ ed abbiamo pensato che fosse utile organizzare un primo incontro di conoscenza reciproca e condivisione di esigenze, idee, progetti”. Il primo evento è previsto per sabato 14 aprile dalle 930 alle ore 1700 presso la mensa dell’Associazione Sole Luna all’interno della Stazione Ferroviaria di Genova Cornigliano in Piazza Savio 1, dove ci sarà la presentazione del progetto, i lavori di gruppo e poi un pranzo conviviale tutti assieme. Oltre a questo si segnala una prima iniziativa di basso costo già attivata in via sperimentale: la realizzazione di un gruppo WhatsApp per informare i potenziali utilizzatori di disponibilità di eccedenze.
Un progetto interessante che mira ad unire una serie di valori positivi quali l’evitamento dello spreco, il recupero di risorse ed il supporto ai meno abbienti, valori che, in tempi di crisi appaiono sempre più importanti per tutta la nostra società. Siamo certi che, grazie ad iniziative come quelle avviate, la rete di intervento possa ampliarsi aumentando sempre più la propria presenza sul territorio.
Roberto Polleri