Domenica pomeriggio, in diretta sulla Rai insieme al viceministro Edoardo Rixi e al governatore Giovanni Toti, il sindaco e Commissario per la ricostruzione Marco Bucci ha confermato che il viadotto sul Polcevera si può costruire in “12-15 mesi” dal momento del dissequestro delle aree da parte del Tribunale.
Come si ricorderà, i periti nominati dal gip hanno tempo fino al 5 dicembre ma potranno (legittimamente) chiedere altro tempo. Auspicando un lavoro in team di tutti i rappresentanti delle istituzioni, magistrati inclusi, il sindaco ha spiegato che è già impegnato nel lavoro propedeutico all’apertura del cantiere e per essere pronto ad avviare i lavori di demolizione “due ore dopo” il via libera del Tribunale. Ha quindi aggiunto che il nuovo ponte potrà anche essere inaugurato a Natale 2019.
Ieri sera, invece, Società Autostrade ha inviato al Commissario Bucci un piano che prevede perfino 9 mesi di tempo. Anche se il Decreto Genova, ancora da convertire in legge, prevede l’esclusione del concessionario dalla ricostruzione e quindi, al momento, Aspi risulterebbe fuori dalla rosa di candidati alla realizzazione del nuovo viadotto sul Polcevera.
Il progetto di Aspi è composto da 40 elaborati tecnici e strutturali accompagnati da una relazione generale e comprende infatti l’opzione più breve di soli 9 mesi per la ricostruzione a partire dall’ok al progetto dopo il via libera dei magistrati, considerando anche l’adozione di penali sulle tempistiche.
L’invio del progetto in tempi brevi era stato annunciato dall’amministratore delegato di Autostrade, Giovanni Castellucci, nel corso dell’audizione parlamentare dedicata al Decreto Genova. Fa seguito anche all’incontro tenuto presso la Regione Liguria dello scorso 20 settembre, nel corso del quale l’a.d. della società aveva consegnato a Toti e Bucci alcune opzioni progettuali che prevedevano appunto diverse soluzioni di demolizione e ricostruzione, con tempi compresi tra 9 e 16 mesi.