Appello al Governo da parte del presidente dell’Anticorruzione Raffaele Cantone e del Commissario per la ricostruzione del viadotto autostradale sul Polcevera Marco Bucci affinché siano inserite le norme antimafia nel decreto Genova, che ancora non le prevede. In ogni caso, Anac esaminerà comunque preventivamente le gare, sulla scorta di quanto successo per l’Expo di Milano.
E’ la posizione congiunta di Cantone e Bucci che oggi pomeriggio si sono incontrati in Prefettura a Genova.
“Massima collaborazione e rapidità nei tempi di demolizione e ricostruzione del Ponte Morandi” hanno ribadito il presidente dell’Anac e il sindaco di Genova.
“Ci sono margini per poter inserire nel decreto le norme antimafia. Lo si potrà fare in Aula o nelle Commissioni parlamentari che daranno un parere sul testo. L’importante per noi era che la parte sull’antimafia non gravasse sui tempi” ha sottolineato il viceministro delle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi.
“E’ opportuno – ha inoltre specificato Rixi – riesaminare in aula il tema ma no in Commissione perché l’art.1 sui poteri del Commissario ormai è chiuso”.
“C’è piena sintonia e totale volontà di lavorare assieme – hanno aggiunto Bucci e Cantone – perché entrambi riteniamo indispensabili i controlli antimafia e chiediamo a Governo e Parlamento di intervenire affinché sia previsto espressamente nel decreto. Inoltre abbiamo convenuto che l’Anac lavorerà in parallelo con la struttura commissariale per assicurare un presidio di legalità contro il rischio di infiltrazioni criminali e il verificarsi di illeciti”.
In sostanza, sulla scorta di quanto previsto a suo tempo per l’Expo di Milano nel 2015, il Comune di Genova e l’Anac firmeranno anche “un protocollo di vigilanza collaborativa in base al quale tutta la documentazione di gara sarà sottoposta all’Anticorruzione per un controllo preventivo di legittimità con un significativo risparmio sui tempi” a tutto vantaggio della celere ricostruzione del ponte.