Ieri, sabato 22 gennaio 2022, i riders di Just Eat, organizzati con il SI Cobas, hanno praticato due ore di sciopero in tutta Italia dalle 19 alle 21 ed effettuato una manifestazione contro i “salari da fame”, “sfruttamento”, i “diritti” e “salute e dignità”.
A Genova la manifestazione si è svolta con partenza da piazza della Vittoria per percorrere via Cadorna, via XX Settembre, dove all’altezza del McDonald’s ha effettuato un presidio per arrivare, infine, in piazza De Ferrari.
Si è trattato di una prima giornata di mobilitazione unitaria dopo gli scioperi di dicembre che, “partiti da Torino e poi raccolti da Genova e Roma, avevano lanciato l’appello per una mobilitazione congiunta in più città possibili.”
L’ “Appello – si legge in una nota di SI Cobas – che sorge, innanzitutto, dalla necessità di combattere l’accordo integrativo-truffa firmato da CGIL-CISL-UIL con cui si peggiora il contratto della Logistica: oltre che ai mezzi aziendali, allo stop con garanzia del salario in caso di maltempo, la divisione della città in zone di lavoro, è emersa in maniera preponderante la necessità di applicazione integrale del CCNL della Logistica e di essere inquadrati come drivers al livello G1 (9,64), e non con l’attuale inquadramento con cui si guadagna 7,50 lordi.”
Nella serata di ieri, infatti, in alcune città il servizio è andato in tilt per diverse ore, rendendo di fatto le consegne impossibili.
“Per questo motivo – spiegano da SI Cobas – la mobilitazione non finisce certamente qua. Ieri è stato un primo e fondamentale passaggio per allargare ulteriormente la battaglia. Anche contro le multinazionali si può, dunque, alzare la testa. Diventa ancora più importante allargare la mobilitazione a tutti i colleghi e le colleghe di Just Eat nelle città in cui ancora non si è intrapreso questo percorso. Nelle prossime settimane continueremo con gli scioperi e con le manifestazioni, fino a che non otterremo salario, diritti e dignità. La lotta continua. Uniti si vince!”