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Riforma giustizia e separazione carriere, Becchi: Nordio ha aspettato troppo

Ex pm e attuale ministro della Giustizia Carlo Nordio

Mozione unitaria al congresso nazionale dell’Associazione nazionale magistrati a Palermo: crociata delle toghe contro la separazione delle carriere proposta (in ritardo) dall’ex pm e attuale ministro della Giustizia Carlo Nordio

Il dibattito sulla separazione delle carriere, requirente e giudicante, risale ai lavori dell’Assemblea costituente nella quale grandi penalisti come Giuseppe Bettiol sostennero la separazione delle carriere. Non se ne fece nulla perché all’epoca il processo penale era quello inquisitorio del Codice di procedura penale del 1930.

Ma dal 1988 con la grande riforma del Codice di procedura penale il processo è diventato accusatorio e nel 1999 quel principio ha ottenuto rilevanza costituzionale all’art. 111.

Il processo accusatorio se vuole essere veramente tale deve prevedere la separazione delle carriere.

Il processo accusatorio si basa, infatti, sulla parità tra pubblica accusa e difesa. Quale garanzia ha il cittadino nel vedersi giudicato da un magistrato del tribunale che pochi anni prima esercitava la funzione di pubblico ministero ?

La piena terzietà del giudicante rispetto all’ inquirente che ha svolto le indagini può essere pienamente compiuta solo con la separazione delle carriere .

L’ex pm e attuale ministro della Giustizia Carlo Nordio ha ritardato troppo questa riforma e ora sarà molto difficile portarla a termine. Così come sarà difficile portare a termine tutte le altre riforme che toccano le toghe. Anche perché dopo quello che sta succedendo a Genova e in Regione Liguria verrà letta come un attacco alla magistratura. Nordio ha aspettato troppo e ora rischia di arrivare troppo tardi. Prof. Paolo Becchi