Sarà protocollata domani, una diffida al Ministero dell’Ambiente a Roma e alla Regione Liguria a Genova
Una diffida per chiedere, in ottemperanza a una ben precisa Legge, la costituzione del “parco nazionale” del Monte di Portofino
È quanto emerso dalla conferenza stampa svoltasi nella tarda mattinata di sabato 16 gennaio, presso la sede della “Tigulliana” di Santa Margherita Ligure, dai responsabili dell’Associazione internazionale “Amici del Monte di Portofino”, fondata nel 1969 da Ardito Desio, quindi presieduta dal giornalista e scrittore Raffaello Uboldi (dal 1998 sino al 2018) e oggi dall’avv. Prof. Daniele Granara, con la Vice presidenza del giornalista Marco Delpino.
Il sodalizio, che da oltre mezzo secolo promuove un’intensa attività culturale e ambientale per difendere e valorizzare il patrimonio del Monte di Portofino e per far sì che il Promontorio, vera oasi naturale, possa diventare “parco nazionale” per essere preservato dagli scempi edilizi, d’intesa con l’associazione VAS (“Verdi Ambiente e Società”) di Roma, presieduta dal Sen. Guido Pollice, ha deciso di passare alle vie legali in considerazione dei gravi ritardi e delle inadempienze da parte del Ministero e della Regione Liguria.
L’impegno del sodalizio è rivolto a valorizzare questo patrimonio inestimabile anche di fronte all’inattività di una classe politica che continua, con il suo atteggiamento, a favorire interessi privati e non certamente interessi pubblici.
Le ragioni dello stato di abbandono, come il sodalizio ha più volte evidenziato, vanno viste in quest’ottica che ha caratterizzato molta parte della politica locale e nazionale. Quella politica del “tirare a campare” che, alla fine, si è tradotta in vergognose speculazioni private.
L’Associazione Internazionale “Amici del Monte di Portofino” intende invece rimarcare l’impegno per un rilancio culturale e propositivo attraverso un “progetto” condensato in uno slogan semplice ed efficace: “Il Monte di Portofino, parco nazionale, patrimonio dell’Uomo per l’Umanità”.
L’attuale gestione regionale, purtroppo, si sposa perfettamente con l’indifferenza in materia di ambiente e di valorizzazione del territorio del Parco del Monte di Portofino, a cui si aggiunge una evidente superficialità da parte del Ministero dell’Ambiente.
Per questo appare importante assumere responsabilità gestionali concrete affinché il Monte di Portofino possa diventare finalmente un’opportunità turistica, culturale ed economica coinvolgente.
Creare il “parco nazionale” da rilanciare in Italia e nel mondo, anche grazie all’intervento dei mass media e dei giovani, significa, terminata questa grave situazione di pandemia, far emergere una grande risorsa di sviluppo sul piano dell’immagine: un biglietto da visita unico e invidiabile da esibire – quale promozione turistica, culturale ed economica – alla nostra e alle future generazioni.