Ieri il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede a Genova per il protocollo Comune di Genova – Ministero della Giustizia per la formazione dei detenuti ha rimandato la firma dell’accordo per ‘problemi amministrativi’.
“Ci siamo resi conto questa mattina della necessità di una verifica amministrativa a 360 gradi, ha detto il ministro. Vogliamo rivedere il protocollo e speriamo di concretizzarlo entro un mese”.
I lavori di pubblica utilità di cui si parla nell’accordo tra Comune di Genova e Ministro della Giustizia per il reinserimento dei detenuti riguardano strade pubbliche e anche il cantiere dell’ex ponte Morandi. Sembra che tale accoro sia stato rinviato per la presenza di Aspi nel protocollo.
Da parte del ministro, c’è stata, però, la rassicurazione che verrà riproposto a breve.
“In questi casi – ha precisato – c’è un passaggio che viene fatto sempre al Ministero delle Infrastrutture che ha chiesto di rivedere degli aspetti di carattere amministrativo.
Dopo il confronto con il Ministero delle Infrastrutture, ci rivedremo a gnova entro un mese per firmare il protocollo d’intesa”.
Corposo l’elenco di attività che potranno svolgere i detenuti genovesi nel loro percorso di reinserimento nella società e nel modo del lavoro.
Si va dalla manutenzione degli immobili in concessione governativa o del patrimonio comunale ad attività legate alla gestione delle risorse idriche, elettriche e termiche; dall’educazione alla raccolta differenziata e al riuso all’efficientamento energetico degli immobili. Da lavori all’interno dell’istituto penitenziario ad attività formative culturali e artistiche.
Dopo le critiche del governatore Toti, sono arrivate quelle del capogruppo Pd in consiglio regionale, Giovanni Lunardon.
“Si tratta dell’ennesima brutta figura di un ministro di questo sgangherato governo. È la prima volta che un ministro viene a Genova non per sottoscrivere un’intesa, ma per rinviarne la firma”.