“Occorre favorire la previsione di aumenti salariali agli operatori sanitari per incentivarli a scegliere di esercitare la professione nella sanità pubblica delle aree territorialmente disagiate della Liguria, che purtroppo non vengono più considerate appetibili in quanto si tratta di aree lontane dai centri di formazione e di difficile logistica a parità di trattamento economico, che ne disincentiva, quindi, la scelta.
Senza contare che molte specializzazioni, per il carico di lavoro sempre più elevato e con scarse prospettive economiche e professionali, non vengono più considerate allettanti.
In particolare, in Asl 1 mancano 163 medici e oltre 200 tra infermieri, tecnici di laboratorio, fisioterapisti e ostetriche. Sono inoltre presenti 10 psichiatri, di cui solo 5 abilitati alle guardie, mentre dovrebbero essere 26.
Nell’Asl Imperiese oltre 350 turni al mese sono stati affidati a medici di cooperative per sopperire alle carenze. Regione Liguria nel 2022 ha speso tre milioni di euro per i cosiddetti ‘medici a gettone’ e ben 2.5 milioni sono stati destinati all’Asl 1 per l’emergenza-urgenza, cardiologia, ginecologia, psichiatria, che altrimenti avrebbero rischiato la chiusura.
L’assessore alla Sanità in aula ha spiegato che Regione Liguria si è fatta promotrice di proposte finalizzate a un aumento delle retribuzioni nelle aree svantaggiate e in alcuni settori.
In tal senso, è stato presentato un emendamento all’art. 10 del D.L. 34 del 2023, che prevede l’identificazione delle ‘zone disagiate’, intese come sedi di Asl particolarmente svantaggiate per ragioni orografiche e demografiche, quali l’Asl 1 Imperiese.
La proposta, accettata dalla Conferenza Stato-Regioni, è ora è all’esame del Parlamento.
Mi auguro che questo emendamento venga approvato e dia, pertanto, la possibilità di destinare alla contrattazione integrativa ulteriori risorse aggiuntive. In ogni caso, Regione Liguria continuerà a fare concorsi per frenare l’emorragia di professionisti sanitari”.
Lo ha dichiarato oggi il consigliere regionale della Lega e commissario della II commissione Salute e Sicurezza sociale Mabel Riolfo.