Ieri carabinieri di Sestri Levante hanno denunciato 2 cittadini marocchini, un italiano di origine marocchina e un albanese per il reato di rissa aggravata dal fatto che una delle persone coinvolte, in conseguenza dei colpi sferrati, aveva riportato delle lesioni personali.
I fatti risalgono allo scorso 8 maggio, qualche giorno dopo l’inizio della “fase 2” dopo il lockdown disposto per contenere la pandemia da coronavirus.
I militari grazie alla denuncia sporta da un albanese della zona sono venuti a conoscenza dell’aggressione avvenuta verso le 20 nei pressi del quartiere “Lavagnina” di Sestri Levante.
La presunta vittima ha descritto un assalto prima verbale, fatto di minacce, e quindi fisico, concretizzatosi in violente percosse. L’attacco, apparentemente casuale e immotivato, sarebbe stato messo in atto da parte di tre ragazzi di origine nordafricana, anch’essi del posto, conosciuti solo di vista.
A seguito delle percosse patite l’albanese aveva riportato un trauma alla mano e al collo che erano stati curati presso il pronto soccorso di Lavagna con una prognosi di 10 giorni.
Gli investigatori avevano quindi avviato le indagini per ricostruire l’accaduto.
Grazie alla visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza installate sul territorio comunale è emersa una realtà diversa da quella raccontata dal denunciante.
L’aggressione non è sembrata affatto a senso unico. Secondo i carabinieri, i contatti erano stati provocati da entrambi le parti e lo scambio dei colpi era stato reciproco.
Inoltre, quando l’alterco era parso concluso, uno dei nordafricani aveva raccolto delle pietre per terra e le aveva scagliate contro l’avversario che si era allontanato sottraendosi all’impatto.
I carabinieri, grazie alle immagini, hanno potuto dare un nome e un cognome a tutte le persone coinvolte e hanno ravvisato a loro carico il reato di rissa aggravata, denunciando tutti all’autorità giudiziaria.
Resta da chiarire il movente dell’aggressione, ancora sconosciuto. Sono tuttora in corso gli accertamenti da parte dei carabinieri per poterlo accertare.