Oggi è il giorno della verità. Questa sera tanti ristoratori si preparano ad un venerdì da ‘disobbedienti’, aprendo i locali a cena nonostante i divieti anti-Covid.
Secondo gli organizzatori sarebbero oltre 50 mila sparsi un po’ in tutta Italia.
Il tutto sarebbe nato da due ristoratori, uno di Modena, Ermes Ferrari, titolare del ristorante Regina Margherita ed uno di Pesaro, Umberto Carriera, titolare di ben sei ristoranti che questa sera terrà aperta La Macelleria nel centro storico cittadino.
Il video in cui Ermes Ferrari spiega le proprie motivazioni
I ristoratori sono esasperati e vogliono riprendere a lavorare e ritengono insufficienti i ‘ristori’ ricevuti.
Soprattutto precisano che nei loro locali verranno tenute regole di sicurezza sanitaria ancora più strette di quelle prescritte dal governo con massimo 4 persone ai tavoli, distanziamento garantito, uso di mascherine, sanificatori e gel.
Proprio il gruppo dei ristoratori che aderiscono all’iniziativa hanno sottoscritto un Dpcm autonomo – Decalogo Pratico Commercianti Motivati con alcune regole ferree da seguire.
Con lo slogan “Aprire per non chiudere più” di “Io apro 1501!”, l’iniziativa postata sui vari social ha fatto velocemente il giro di tutta la penisola e vedrebbe, l’interesse di oltre 50 mila ristoratori e l’appoggio di una vera e propria task force di legali che intendono offrire loro legittima tutela.
L’iniziativa #Ioapro1501!, secondo quanto spiegano gli organizzatori, non intende esprimere dissenso nei confronti del governo, ma mira ad esercitare “il pieno e libero esercizio dei diritti costituzionalmente” garantiti da parte dei ristoratori italiani, basandosi sull’articolo 1 della Costituzione Italiana “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”.
E proprio gli organizzatori spiegano, con un video, come sia possibile sapere se un ristorante rimane aperto questa sera, se c’è un rischio da parte del cliente e per il ristoratore, come comportarsi in caso di multa e verbale di chiusura del locale.
I Ristoratori, a causa dell’inosservanza dei provvedimenti governativi potranno andare incontro ad una sanzione di 280,00 euro e una chiusura del locale per 24 ore. Mentre i clienti, che non vengono menzionati nella circolare del ministero dell’Interno (a data 12 gennaio 2021), sarebbero tutelati se rispettano le norme di distanziamento, mascherine e rientro per il coprifuoco.
Ecco il video
E se i ristoratori vogliono lavorare ed, esasperati lanciano la sfida cercando di coinvolgere anche altre attività, dal governo, arriva, immediato, il pugno di ferro.
Il ministero dell’Interno, in data 12 gennaio 2021, ha mandato una circolare ai Prefetti, per attivare le forze dell’ordine in merito ai controlli da effettuarsi proprio questa sera, controlli che sono stati anticipati dal ‘consiglio’ espresso alle forze dell’ordine “di contattare i rappresentanti di categoria per scoraggiare l’iniziativa onde evitare di dover intervenire con multe e sanzioni.” L.B.
Facebook iniziativa con tutte le informazioni su #IoApro1501!: https://www.facebook.com/ioapro1501/