“Banda Ultralarga in ritardo, anche se necessaria e importante per tutti. Dopo avere ricevuto diverse segnalazioni da parte di Sindaci e Amministratori del territorio e di diverse aziende liguri è indispensabile approfondire la tematica.
Infatti, l’ultimo aggiornamento sullo stato di avanzamento dei lavori diffuso da Infratel, aggiornato al 31 dicembre 2024, rileva che, a livello percentuale, le unità immobiliari collaudate a livello nazionale pesano sul totale per il 66% di quelle da collaudare, con la Liguria che ha una percentuale di completamento del 35%.
Inoltre, risulta che i lavori stiano procedendo, ma non al ritmo previsto dalla strategia. Sebbene la pianificazione puntasse a completare il 60% dei civici entro il primo trimestre del 2025, allo stato attuale ne risultano completati solo il 40%, mentre un ulteriore 31% è in lavorazione e, a livello territoriale, la Liguria è solamente al 38%.
Tenuto conto che, dal punto di vista del cronoprogramma, gli interventi si sarebbero dovuti chiudere entro il 2023 e appreso che il ritardo accumulato dal Concessionario Open Fiber ha portato alla contestazione da parte di Infratel di penali per oltre 61 milioni di euro, ho depositato un’interrogazione al fine di sapere quali siano le iniziative che Regione Liguria intende mettere in atto in riferimento ai grandi ritardi in vista della conclusione del progetto nazionale del 2024.
Inoltre, ho chiesto se si sia valutato di redigere una mappatura sulla realizzazione della Banda Ultralarga, contattando direttamente ogni Comune ligure, che dia un quadro dei ritardi e dei danni verificatisi sul nostro territorio”.
Lo ha dichiarato oggi il consigliere regionale Armando Biasi (Lega).