Le Serate Gastronomiche Recchesi, in ricordo di Gianni Carbone, godono del patrocinio di Regione Liguria e Comune di Recco, Camera di Commercio di Genova, Comfcommercio Genova, FIPE liguria e FEPAG Genova e la collaborazione di Slow Food Liguria e Slow Food Genova, Ascom delegazione di Recco, CIV Recco e Pro Loco Recco.
Chiamate familiarmente “le serate”, hanno una storia lunga oltre quarant’anni, da quando nel 1976 i ristoratori recchesi riunitisi in gruppo vararono per la prima volta le Serate gastronomiche.
Una formula che ora ci sembra scontata, ma che allora fu un fenomeno con un menù con i piatti più tradizionali del proprio territorio ad un prezzo pre-definito comprensivo delle bevande. Fu un successo immediato, ristoranti pieni e super richieste che li portò per anni a dover riproporre più repliche della stessa serata per far fronte alle continue prenotazioni.
Erano altri tempi, è vero, ma il consenso fu tale e il ricordo così vivo, che i ristoratori recchesi si sono sentiti quasi in dovere di riprenderle, in ricordo di Gianni Carbone.
Patriarca di una grande famiglia, già Sindaco di Recco e storico ristoratore, fu testimone della rinascita di Recco dopo essere stata rasa al suolo dai bombardamenti durante il secondo conflitto mondiale.
Con un gruppo di amici, osti e fornai “rechelini DOC” di allora i cui eredi sono divenuti col tempo famosi panificatori e ristoratori, con intraprendenza e abilità, grazie anche a quel prodotto straordinario che è la Focaccia di Recco col formaggio, oggi I.G.P. riuscirono ad attirare nei loro locali il bel mondo internazionale diffondendo la fama della gastronomia cittadina. I consensi e i successi furono tali che Recco salì alla ribalta delle cronache con il titolo di Capitale gastronomica della Liguria, che ancor oggi ne contraddistingue l’identità.
A Gianni Carbone, innamorato della sua Città e della sua Manuelina, vengono dedicate le nuove “Serate gastronomiche recchesi” perché sia indelebile il suo ricordo nella storia del patrimonio gastronomico di Recco.
Innumerevoli le iniziative dei ristoratori recchesi nel corso di oltre trent’anni di serate, concorsi a premi (con una Fiat Punto in palio nel 1995!), gemellaggi gastronomici con la ristorazione di 14 nazioni europee e 10 regioni italiane, e poi “serate e cultura” dal Premio “Pennagolosa” dedicato ai libri di gastronomia regionale all’invito all’Opera in collaborazione con il Teatro Carlo Felice passando ai successi delle “Cene con spettacolo” del Premio Cabaret Focaccia d’Oro per arrivare alla innovativa Scorribanda Gastronomica estiva.
Sono queste solo una piccola parte delle centinaia di promozioni realizzate nei ristoranti di Recco divulgando la propria fama nel mondo.
Le Serate recchesi 2019 costituiscono il ritorno di una tradizione, due i cicli per ogni ristorante con temi che faranno dei menù una vera esperienza gastronomica tra sapori perduti e prodotti riscoperti, in un viaggio lungo l’Italia e le sue ricette famose incontrando quegli uomini che ne hanno conservato e ne tramandano l’origine e la continuità.
Due i cicli delle Serate, uno con grandi protagoniste le Cucine di strada più note d’Italia e uno dedicato ai prodotti dei Presidi Slow Food e dei Mercati della terra.
Serate, le prime, in cui la Cucina di Strada ligure per eccellenza, La Focaccia di Recco, si fonde con le altre “cucine” creando menù affascinanti, coinvolgenti ed imperdibili e le seconde in cui i menù raccontano di territori, uomini, tradizioni e sapori rari di quelle micro produzioni agroalimentari che che oggi abbiamo la fortuna di poter avere nei nostri ristoranti grazie al grande lavoro di conservazione di Slow Food.
Fino al 29 marzo “Le Cucine di Strada”.
Dall’Abruzzo gli arrosticini di pecora. Spiedino di carne ovina cotto alla brace sulla “canalina” con i piccoli hamburger di pecora, portati in Liguria dalla Bracevia, allevatori in Chieti.
Dalla Puglia le bombette della Val d’Itria. Involtini di capocollo fresco di maiale ripieni di canestrato pugliese (formaggio tipico) infilzati dagli spiedi e cotti alla brace e serviti con il pane di Altamura. Arrivano a Recco con l’Associazione “Quelli delle Bombette” di Alberobello.
Dalla Sicilia l’arancina, il pani ca’ meusa, le panelle, i cazzilli, i cannoli. Specialità dalla lunga storia, famose in tutto il mondo che sbarcano a Recco con le famiglie “Alaimo & Conticello” già fondatori dell’Antica Focacceria di Palermo. La Sicilia sarà presente anche con “Gusto sicilano” che dalla Valle dei Templi di Agrigento ne diffonde i prodotti più tipici al largo pubblico.
Dal 4 al 18 aprile I Presìdi Slow Food e i Mercati della Terra.
I Presidi Slow Food, 16 in Liguria, sostengono le piccole produzioni tradizionali che rischiano di scomparire, valorizzano territori, recuperano antichi mestieri e tecniche di lavorazione, salvano dall’estinzione razze autoctone e varietà di ortaggi e frutta.
Oggi, oltre 550 Presìdi Slow Food nel mondo che coinvolgono più di 13.000 produttori.
La commercializzazione dei prodotti dei Presìdi è svolta direttamente dai produttori ed anche per le Serate recchesi, il contatto diretto con i ristoratori ha fatto nascere conoscenze ed amicizie portando questi prodotti di nicchia protagonisti dei menù. A fianco dei Presidi anche i Mercati della terra, rete internazionale di mercati, produttori e contadini coerenti con la filosofia Slow Food. Luoghi dove fare la spesa, incontrarsi e scoprire prodotti locali e di stagione presentati solo da chi produce quello che vende. Per la Liguria due i Mercati della Terra, quello Sarzana (SP) e di Cairo Montenotte (SV).
In collaborazione con Slow Food Liguria e Condotta di Genova – Giovanni Rebora.
I clienti delle “Serate” riceveranno il bellissimo calice timbrato “Serate gastronomiche recchesi” con impresso il bozzetto che fu l’emblema della prima edizione 1976, per poter brindare anche a casa nel nome delle Serate gastronomiche recchesi.
Di seguito calendario serate gastronomiche recchesi 2019
Le Cucine di strada d’Italia
Giovedì 14 marzo scorso il Ristorante Da Lino e venerdì 15 marzo Ristorante Alfredo hanno proposto dall’Abruzzo gli arrosticini e l’hamburger di pecora.
Dalla Puglia le bombette della Val d’Itria con il pane dell’Alta Murgia giovedì 21 marzo Ristorante Vitturin e Venerdì 22 marzo Ristorante Da O Vittorio.
Dalla Sicilia l’arancina e il pani ca’ meusa. Giovedì 28 marzo La Baracchetta di Biagio e Venerdì 29 marzo La storica Focacceria della Manuelina
I Presidi Slow Food e i Mercati della terra
Giovedì 4 aprile Da O Vittorio e Venerdì 5 aprile Da Lino.
Giovedì 11 Manuelina e Venerdì 12 Alfredo.
Mercoledì 17 aprile Vitturin e Giovedì 18 aprile La Baracchetta.