Esercito, portoUn proiettile d’artiglieria risalente alla Seconda Guerra Mondiale è stato scoperto all’interno del porto di Genova, durante alcuni lavori infrastrutturali nei pressi del terminal San Giorgio. L’intervento degli artificieri dell’Esercito ha permesso di gestire la situazione in sicurezza e senza disagi significativi per l’operatività dello scalo.
A individuare l’ordigno è stata una ditta impegnata nel cantiere, che ha immediatamente segnalato il ritrovamento alla Prefettura di Genova. Si trattava di un proietto inglese da 88 mm, risalente al secondo conflitto mondiale. La risposta è stata tempestiva: sul posto sono intervenuti gli specialisti del 32° Reggimento Genio Guastatori di Fossano, reparto della brigata alpina Taurinense, da anni impegnato nella bonifica di residuati bellici in tutta l’area nord-occidentale del Paese.
L’ordigno è stato prima messo in sicurezza direttamente nell’area del ritrovamento, poi trasportato in un sito idoneo, la cava Ghigliazza, dove è stato fatto brillare in condizioni controllate. L’operazione si è svolta adottando accorgimenti tecnici per contenere al minimo gli effetti della detonazione e garantire la massima sicurezza.
Grazie alla prontezza e alla competenza degli artificieri, le attività portuali hanno potuto riprendere a distanza di poche ore, evitando pesanti ripercussioni sul traffico commerciale e logistico del porto di Genova.
Il 32° Genio è l’unità responsabile delle operazioni di bonifica da ordigni inesplosi in Liguria e nel resto del nord-ovest italiano. Solo negli ultimi due anni, i militari del reparto hanno disinnescato circa 200 ordigni nella sola Liguria, una delle regioni più interessate dai bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale.