E’ stato ritrovato, purtroppo senza vita, l’uomo disperso dal pomeriggio di ieri nella zona di Bonassola.
Grazie al contributo dei droni VV.F. che hanno setacciato la zona per ore evitando di mettere a rischio l’incolumità dei soccorritori, il corpo del 62enne A. M. è stato individuato in località Salto della Lepre, in fondo a uno strapiombo di circa 80 metri.
A quel punto, sempre grazie alle telecamere ad alta definizione dei droni è stato possibile verificare che le operazioni per il recupero della salma si sarebbero potute effettuare passando dal mare.
Allora la motobarca della Sezione Navale VV.F., che nel frattempo dal Distaccamento Portuale della Spezia si era portata nei pressi del porticciolo di Levanto, ha preso a bordo due operatori VV.F. specializzati nel Soccorso Acquatico e iniziato le manovre di avvicinamento al punto in cui si trovava il corpo da recuperare.
I Soccorritori Acquatici hanno raggiunto la terraferma a nuoto, sistemato il corpo su una barella spinale e, con tecniche di derivazione speloleo alpinistica, lo hanno avvicinato alla riva per adagiarlo poi su una speciale barella galleggiante in dotazione alla Sezione Navale con la quale, sempre a nuoto, è stato fatto avvicinare all’imbarcazione e issato a bordo, per essere trasportato fino al molo di Levanto dove è stato preso in custodia dalle autorità competenti.
Alle ricerche hanno preso parte, oltre ai vigili del fuoco del distaccamento di Brugnato, i vigili del fuoco del Distaccamento Volontario di Levanto, il vigili del fuoco de Distaccamento Porto Mercantile della Spezia, i vigili de fuoco del Nucleo S.A.P.R. (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto) – tutti coordinati dall’Unita di Crisi Locale, una sala operativa mobile arrivata dalla Centrale di Via Antoniana per un totale di 18 operatori, due equipaggi del corpo nazionale di soccorso alpino e speleologico, due pattuglie dei Carabinieri e una squadra della Pubblica Assistenza Croce Azzurra di Bonassola, una motovedetta CP 865 della Guardia Costiera – Capitaneria di porto specializzata nella ricerca e soccorso in mare ed a seguire di levava in volo anche di un elicottero dalla base della Aeromobili della Guardia Costiera di Sarzana, che restava in zona fino al raggiungimento del limite operativo di impiego del mezzo mentre la motovedetta proseguiva fino a tarda notte le ricerche in mare.