Rivolta la scorsa notte nel carcere di Sanremo Valle Armea. I detenuti della prima sezione, una quindicina, intorno alle 2 hanno iniziato a lanciare tv, mobili e suppellettili e le bombolette a gas accese nel cortile interno.
Lo ha riferito oggi il segretario regionale del Sappe Michele Lorenzo.
La violenta protesta si è iniziata intorno alle 21, in modo pacifico, per poi riprendere in piena notte. Gli agenti hanno riportato alla calma i detenuti dopo ore di trattative.
“Chiediamo al Guardasigilli – ha spiegato Lorenzo – che intervenga sulle carceri liguri. Sanremo è piena di eventi critici, c’è una gestione fallimentare del direttore. E anche nelle altre case circondariali le cose non vanno meglio. Occorre intervenire al più presto per evitare che la situazione degeneri”.
Durante la rivolta, durata secondo la Uil Polizia Penitenziaria oltre quattro ore, due agenti di polizia penitenziaria sono rimasti feriti e sono stati accompagnati in pronto soccorso: “E’ stata sedata dopo quattro ore di violenze e devastazioni. All’arrivo del direttore e del comandante sono stati individuati i principali rivoltosi e sono stati isolati. La sezione appare un vero e proprio campo di battaglia, le fiamme, causate da televisioni lanciate nel corridoio e lenzuola imbevute di olio, sono state spente grazie all’utilizzo dell’idrante da parte della polizia penitenziaria”.
“Questo ennesimo evento critico – ha aggiunto Fabio Pagani, segretario regionale della Uil Polizia Penitenziaria – è uno dei tanti segnali che rilevano la prossima implosione del sistema penitenziario e soprattutto del carcere di Sanremo. Ormai ogni istituto è una polveriera pronta a deflagrare. Invitiamo il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede a intervenire per risolvere con urgenza questa criticità”.