“Entro il 15 aprile 2020 il nuovo ponte sarà collaudato e aperto al traffico, secondo il cronoprogramma del contratto sottoscritto dal Commissario straordinario Marco Bucci e dalle imprese, che fissa in 190 giorni il periodo per la demolizione e in 382 quello per la ricostruzione”.
Lo ha dichiarato oggi, alla vigilia dell’ora X domani, quando verranno buttati giù i primi pezzi del Ponte Morandi, il viceministro genovese delle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi replicando in Commissione alla camera a un’interrogazione in merito ai tempi della ricostruzione del viadotto autostradale di Genova.
“Le penali salatissime – ha aggiunto Rixi – fino a 202mila euro per giorno di ritardo nell’esecuzione, tra l’altro inserite in un contratto di opera pubblica per la prima volta, faranno sicuramente da deterrente contro eventuali allungamenti dei tempi.
In ogni caso, contribuiranno a dare certezze dei tempi stabiliti.
Sicuramente la ricostruzione del viadotto sul Polcevera è una grande sfida che l’Italia e le imprese coinvolte hanno raccolto.
Potrà rappresentare un modello anche per il futuro nella realizzazione delle opere pubbliche”.
Domani mattina il viceministro Rixi sarà in Val Polcevera insieme al sindaco di Genova e Commissario governativo per la ricostruzione Marco Bucci, il premier Giuseppe Conte e il ministro del Mit Danilo Toninelli.
La grossa incognita ora resta, condizioni meteo permettendo, il via libera da parte di Procura e Tribunale. Al momento, infatti, il Ponte Morandi risulta ancora sotto sequestro e per andare avanti con i lavori occorrerà ogni volta avere il benestare di pm e gip.
Intanto, stasera il ministro dell’Economia e delle Finanze Giovanni Tria ha firmato il decreto del Mef che, di concerto con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, autorizza l’attivazione dell’anticipo di spesa che permette l’utilizzo immediato da parte del Commissario straordinario Marco Bucci dei primi 60 milioni di euro per la ricostruzione del viadotto sul Polcevera.