“Il settore della portualità in Italia è in sofferenza a causa delle scelte sbagliate dell’Unione Europea e dell’assenza del Governo sulle questioni decisive per il comparto.
Dalle tasse sui porti chieste dall’Ue (deroga introdotta dal commissario Verstager sulla concorrenza che va a favorire i giganti con l’assoluto disinteresse dell’esecutivo italiano) fino alla procedura di infrazione sugli scali italiani avviata da Bruxelles, che il Governo Conte non ha saputo evitare.
Senza dimenticare il rincaro dei noli marittimi, legato a dinamiche del commercio internazionale e al numero di container a disposizione, ma aggravato dall’immobilismo dell’Ue e del Governo italiano, che stanno mettendo in ginocchio il nostro tessuto produttivo-industriale”.
Lo hanno dichiarato oggi il deputato genovese Edoardo Rixi (responsabile dipartimento Infrastrutture della Lega) e l’europarlamentare ligure Marco Campomenosi insieme ai colleghi leghisti Stefania Zambelli e Massimo Casanova.
“Purtroppo – hanno aggiunto – l’assenza del Governo italiano si fa sentire su più fronti: portualità, logistica e politica infrastrutturale del nostro Paese sono state gestite finora con preoccupante approssimazione.
Le istituzioni devono trovare un giusto equilibrio tra le esigenze del mercato dei servizi marittimi e quelle dell’industria italiana ed europea.
Servono interventi concreti, subito. E’ inaccettabile che le mancanze di Bruxelles e di Roma cadano sulle spalle di aziende e operatori italiani”.