“Il fascismo a Genova è una montatura. I veri rigurgiti d’odio arrivano dai professionisti dell’antifascismo.
A pochi giorni dal 25 aprile, data che dovrebbe unire il Paese nella difesa della democrazia, assistiamo all’ennesimo teatrino dell’odio organizzato da chi dell’antifascismo ha fatto una carriera.
Un odio strumentale, costruito ad arte, e smentito dai fatti. Con buona pace della retorica da corteo, a Genova i fascisti non ci sono più dal 1945.
Oggi c’è una maggioranza democratica di centrodestra, scelta liberamente dai cittadini, che lavora ogni giorno per dare forza a Genova e ai genovesi. Chi semina odio non ha nulla da insegnare sulla libertà”.
Lo ha dichiarato oggi il deputato e viceministro genovese del Mit Edoardo Rixi, segretario della Lega in Liguria.
“Ora la sinistra – ha aggiunto l’assessore comunale Francesca Corso (Lega) – per muovere i genovesi in piazza, insiste sullo spauracchio del fascismo, quando il fascismo non c’é.
Lo fanno perché non hanno argomenti e il programma della loro candidata a sindaco in realtà è vuoto.
In ogni caso, gli investigatori della Digos genovese, a cui va il nostro massimo rispetto per l’ottimo lavoro che svolgono seriamente e con grande professionalità, hanno rilevato varie incongruenze nel racconto del sindacalista della Cgil che martedì scorso ha denunciato di essere stato aggredito con violenza da due ‘fascisti’ (denuncia che peraltro oggi è stata ritirata).
La Cgil, anziché chiedere scusa ai genovesi, ha democristianamente diffuso un comunicato in cui dice di avere ‘assoluta fiducia negli organismi inquirenti, nella magistratura e nelle Istituzioni’.
Il tutto, guarda caso, proprio durante la campagna elettorale. In realtà la ‘violenza fascista’ a Genova è uno spauracchio e appare un teatrino al quale la candidata a sindaco del centrosinistra partecipa recitando la sua parte.
I veri rigurgiti d’odio, peraltro organizzato, semmai arrivano dai professionisti dell’antifascismo che su questo hanno fatto carriera”.
Lo ha dichiarato l’assessore comunale Francesca Corso (Lega).