A partire da oggi, in Arabia Saudita entra in vigore una nuova direttiva del ministero della Giustizia per mettere fine ai cosiddetti “divorzi segreti”. Una pratica finora legittima che consentiva al coniuge maschio di ripudiare la moglie senza dovere alcuna spiegazione, rivolgendosi al giudice e sciogliere così il vincolo di matrimonio di punto in bianco all’insaputa della moglie.
La modifica unilaterale nello stato civile, senza neanche informare la diretta interessata, è il segno di come sono intesi i diritti delle donne nel Paese musulmano e di come funzionino il diritto di famiglia e la parità di genere.
Quello di oggi, tuttavia, appare un timidissimo tentativo di cambiamento che è stato introdotto da Riyadh. In sostanza, i giudici sauditi saranno tenuti ad informare le mogli sulle sentenze di divorzio che le riguardano anche attraverso l’invio di sms sui loro smartphone (permessi alle donne).
La novità rientra infatti nel pacchetto nelle riforme promosse dal principe ereditario Mohammad Bin Salman per tentare di “modernizzare” la società saudita.
“Questo – ha riferito ai media locali alcuni avvocati divorzisti di Riyadh – metterà fine a ogni tentativo di imbrogliare o impadronirsi dell’identità delle donne per assumere il controllo dei loro conti bancari e proprietà, usando procure precedentemente emesse. Ci sono state diverse cause in tribunale di donne saudite che hanno continuato a vivere con i loro ex mariti non sapendo che avevano chiesto e ottenuto il divorzio. La nuova misura garantirà che alle donne vengano riconosciuti i loro diritti, compreso quello agli alimenti, una volta divorziate”.